Come vi ho già raccontato qualche tempo fa, a Zagabria ho fatto un tour alla scoperta dei misteri della città, tra draghi e massoneria, e questo incredibile itinerario guidato si è concluso poco distante dal Museo delle relazioni interrotte. Mi sono trovata così davanti a un museo che mi incuriosiva da anni e sono entrata subito per scoprire tutte le storie che mi aspettavano tra quelle pareti.
Come dice il nome stesso, il Museo delle relazioni interrotte è un museo dedicato ai rapporti finiti. In poche stanze racchiude decine di oggetti legati a storie d’amore che si sono concluse e ne racconta le vicissitudini tramite le didascalie, che aprono una finestra nella vita di persone un po’ da tutto il mondo.
È nato tutto per gioco: due artisti croati, alla fine del loro rapporto amoroso, hanno scherzato sul fatto di aprire un museo con gli oggetti simbolici del loro amore finito…e qualche anno dopo lo hanno fatto davvero, raccogliendo all’inizio gli oggetti di relazioni passate offerte dagli amici e creando una mostra itinerante. Ma in ogni città in cui la mostra si spostava il pubblico piano piano iniziava a donare oggetti della propria vita…e la collezione è arrivata a superare le centinaia di cimeli raccolti.
Dal 2010 è tutto in un museo permanente nel cuore di Zagabria, e la collezione continua ad arricchirsi con il contributo di persone che vogliono liberarsi di brutti ricordi (forse alla ricerca di una catarsi?) oppure mettere in mostra un cimelio di una storia felice, ma conclusa. Già, perché tra le storie raccontate nelle didascalie non ci sono solo quelle di cuori infranti, ma anche racconti di persone che hanno perso l’amore per colpa di un tumore, o di una guerra che ha separato due innamorati. Queste sono le storie più tristi e che più mi hanno emozionato, ma ci sono anche didascalie che risollevano il morale, altre che raccontano storie a dir poco assurde, altre ancora che fanno da monito per non farci ripetere gli errori già commessi da uno sconosciuto.
Alcuni esempi? Un tanga commestibile, fatto di caramelle e mai usato, donato da un uomo alla sua fidanzata perché lui “non regalava fiori, perché sarebbe stato banale”. E poi invece, molto banalmente, lui l’ha tradita con una collega di ufficio e l’ha lasciata via email.
C’è anche un’accetta usata per distruggere i mobili di una ex fidanzata fedifraga, in un rituale catartico che colpiva un mobile al giorno per ogni giorno che questa passava in vacanza con la nuova amante.
Ci sono molte altre storie: scioccanti, commoventi, divertenti. Fanno tutte riflettere su come ci comportiamo in amore e su come poi possiamo andare avanti dopo una storia finita (bene o male).
Questo museo mi ha colpito moltissimo per la sua originalità e perché mi ha dato ancora di più la convinzione che, ovunque nel mondo, siamo tutti uguali: ci sono reperti da Singapore, dalle Filippine, da San Francisco e dall’Europa e i comportamenti e gli errori in amore si ripetono con logiche simili un po’ in tutto il globo. Certo, poi ci sono le eccezioni, come dimostra quella protesi di seni enormi che una ragazza doveva indossare su richiesta del suo fidanzato, prima che…
Non vi racconto altro: andate a visitare il museo perché è decisamente originale e vi lascerà a bocca aperta.
E, se avete il cuore spezzato o se in casa avete quell’oggetto che per voi non ormai non è altro che un brutto ricordo, non dimenticate che potete donare anche voi un oggetto in forma anonima, chiedendo informazioni a fine visita o compilando la richiesta online.
Info utili, orari e prezzi del Museo delle relazioni interrotte
Il Museo delle relazioni interrotte si trova in Ćirilometodska 2, nella parte alta di Zagabria.
Le didascalie degli oggetti esposti sono in croato e in inglese.
Nel periodo estivo (dall’1 giugno al 30 settembre) il museo è aperto ogni giorno dalle 9 alle 22.30, nel periodo invernale invece (dall’1 ottobre al 31 maggio) dalle 9 alle 21. È chiuso a Natale, il 1° gennaio, Pasqua, Ognissanti, mentre il 31 dicembre e la vigilia di Natale è aperto dalle 9 alle 15.
Il biglietto costa 25 kune (circa 3 euro) – ridotto a 20 kune per studenti e anziani sopra i 65 anni, a 15 kune invece per i gruppi di più di 15 persone.
Ma davvero ?!? Non conoscevamo questo Museo ma è davvero strano, particolarissimo! Grazie dell’info, non siamo poi così distanti da Zagabria ;-)! Ciao!
ciao Dueingiro! Vale decisamente una visita, poi se non siete distanti da Zagabria vi consiglio di passare un weekend in città e godervelo con calma 🙂