Cosa fare a Rimini quando piove: gita a Verucchio

Il blog trip #Riminitipica, organizzato dal consorzio Alberghi Tipici Riminesi, ha portato me e gli altri 10 travel blogger a scoprire borghi romagnoli spettacolari. Gli albergatori in questione propongono periodicamente queste visite guidate ai turisti che ospitano, e credo che questo sia un ottimo modo sia per conoscere meglio quello che offre il territorio, sia per avere uno spunto su cosa fare a Rimini quando piove.

Nel mio primo giorno di blog trip (che per gli altri era il secondo, ma io sono arrivata dopo, perché ero in Danimarca ;P) siamo stati a Verucchio, paese originariamente abitato dagli Etruschi che ha raggiunto il culmine della sua gloria sotto la signoria dei Malatesta. E’ proprio dei Malatesta la Rocca, fortificazione circondata da mura in cima al colle dove si trova il borgo. Dalla Rocca si vede tutta la valle fino a Rimini e a San Marino, e si vedono anche i ciclisti coraggiosi che si fanno le colline a una velocità che io non raggiungerò mai.

(Poi c’è anche chi va in giro in risciò, ma questa è un’altra storia)

A pranzo siamo stati al Ristorante La Rocca, che vi consiglio per il panorama e i vini (non per il menù: è più adatto ai carnivori che ai vegetariani).

Vi consiglio di fare un giro nella piazza del paese, dove dovete assolutamente entrare nel negozio “Il bello e il buono da Verucchio“. Vendono prodotti tipici a km 0: olio extravergine d’oliva, miele, creme vegetali e marmellate senza addensanti né conservanti. Troverete anche prodotti di artigianato, anch’essi da microfiliera, come le tele stampate col classico tema romagnolo.

Io vi consiglio di comprare (o almeno provare) la loro Piccantina di Romagna (la vedete nella foto), un mix di aromi leggermente piccante da mettere sul pane con un filo d’olio. Poi fatemi sapere se non è la fine del mondo.

Potete vedere il resto delle foto qui.

In breve, Verucchio è da vedere se: vi affascina l’arte medievale o quella etrusca; siete amanti della mountain bike; vi piace bere, mangiare e comprare chili e chili di prodotti tipici a km 0. Ora sta a voi indovinare in quale di queste categorie mi identifico io.