Whale watching, safari avvistamento balene alle Lofoten

Durante il blog tour Magic Norway, organizzato dall’ente del turismo Visit Norway e da Volagratis, con gli altri blogger ho partecipato a un safari di avvistamento cetacei alle Isole Lofoten, in pieno febbraio. Abbiamo visto diverse balene, alcune vicine e altre in lontananza, ma è stato quando ho visto un capodoglio “cucciolo” che si avvicinava curioso e ci guardava sull’imbarcazione che ho provato una delle emozione veramente fortissima.

Whale safari da Andenes

Per il safari di avvistamento siamo partiti da Andenes, che si trova nella estremità a nord delle Isole Lofoten. Siamo partiti dal Centro WhaleSafari/Hvalsafari, che si trova in una posizione strategica. Tra fine novembre e inizio dicembre, infatti, arrivano le aringhe all’interno del fiordo di Andfjord, a est di Andenes, e i cetacei le seguono a ruota. I grandi capodogli si concentrano proprio in una zona particolare a nord-est di questa località.

Nel safari alla balena ci ha accompagnati un romagnolo molto simpatico che vive in Norvegia da anni, Daniele Zanoni. È preparatissimo e parla anche inglese e norvegese; è una delle guide qualificate del Centro Whale Safari, oltre a essere il responsabile Sales & Distribution. Prima di partire, Daniele ci ha fatto visitare il Centro, operativo da 25 anni nello studio e nella ricerca. Qui studiano i cetacei con la fotoidentificazione della coda, che è diversa in ogni individuo. Ad oggi hanno creato il catalogo temporale di fotoidentificazione dei capodogli più grande del mondo; ogni anno identificano 55 individui diversi. In più, questo Centro si appoggia alla ONG Marefa, organizzazione senza fini di lucro che lavora per incrementare e divulgare la conoscenza sulla vita marina, in particolare sui cetacei, nella società, soprattutto quella norvegese.

Nel Centro abbiamo visto anche un museo multimediale che spiega la catena alimentare del mondo marino, la biologia delle balene, il loro ecosistema e l’avanzamento della ricerca. Le cose che ho imparato sui cetacei le ho apprese qui.

Balene isole Lofoten - www.fraintesa.it

Ci sono anche un ristorante/pub e un negozio di souvenir dove sinceramente avrei comprato tutto.

Il Centro Whale Safari organizza escursioni in mare tutto l’anno: nella stagione estiva da maggio a settembre e nella stagione invernale da ottobre ad aprile.

Capodogli e megattere

Il capodoglio vive in una specie di canyon molto buio, è molto elusivo e per capire dove si trova e dove sono le prede sfrutta gli ultrasuoni, prodotti emettendo anidride carbonica. Qui in Norvegia il capodoglio si ciba di halibut (sì, è quella specie di sogliola che viene spesso servita a pranzo nelle mense scolastiche), rana pescatrice e scorfano norvegese. Si chiama capodoglio perché la sua testa è piena di una sostanza oleosa. Questa specie presenta dimorfismo sessuale, cioé differenza di aspetto in base al sesso: i maschi crescono fino a 60 anni e arrivano a 18/20 metri, mentre la femmina è più piccola. I capodogli che arrivano qui nascono nella zona tra le Canarie e Madeira, vengono allattati con un latte che ha tra il 50% e il 70% di grassi e bevono acqua dolce ottenendola dalla digestione dei grassi, che si scompongono in molecole di acqua. Sono predati dalle orche, che li disorientano e allontanano dalla mamma per attaccarli e ucciderli. Il piccolo di capodoglio cresce di circa 200 kg ogni giorno e quando raggiunge i 26/28 anni torna nella zona tra le Azzorre e le Canarie. Qui lotta contro gli altri maschi; solo se vince può entrare nelle zone delle femmine e riprodursi.

Le megattere non hanno denti ma fanoni con i quali filtrano il krill. Per andare a caccia di piccoli pesci usano una tecnica chiamata bubble net feeding: nuotano in cerchio soffiando bolle d’aria sotto e intorno al banco di pesci. Costringono così i pesci a salire verso l’alto, e lì li aspettano a bocca aperta.
Gli altri cetacei dotati di fanoni, cioè i misticeti, filtrano l’acqua e la buttano fuori attraverso due sfiatatoi, con un getto che può raggiungere i 12 metri.

Il capodoglio ha invece uno sfiatatoio solo in alto a sinistra, quindi sfiata con getto riconoscibile, diretto a 45º in avanti. Sta immerso anche per 2 ore, poi quando emerge esce col 25% del corpo, quindi è facile da fotografare. L’orca invece è molto più veloce.

Quali balene si vedono alle Isole Lofoten

Ecco una lista dei cetacei che si possono vedere alle Lofoten:

  • Capodoglio: si vede tutto l’anno. Quelli presenti qui sono tutti maschi.
  • Globicefalo: tutto l’anno, ma particolarmente visibile in estate.
  • Delfino (della specie lagenorinco acuto) e focene: tutto l’anno.
  • Balenottera comune: tutto l’anno.
  • Balenottera minore: solo in estate.
  • Megattera: soprattutto d’inverno.
  • Orca: soprattutto d’inverno.

La balenottera azzurra non è presente intorno alle Isole Lofoten, per vederla bisogna dirigersi più a nord. I narvali sono invece visibili vicino alla Groenlandia.

Come funziona il whale safari e come è stato quello che ho fatto io

La gita in mare dura tra le 2 e le 4 ore. È meglio prenotare per tempo, tenendo però sempre conto che in caso di forte vento l’escursione può essere spostata nei giorni seguenti. Secondo me conviene programmare questa gita a inizio del viaggio, così da avere eventualmente altri giorni a disposizione in caso di cambiamenti.

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Si parte da Andenes con una imbarcazione guidata da professionisti e accompagnati da guide preparate, per lo più studenti e ricercatori provenienti da diverse parti del mondo.
Una volta a bordo, si può indossare sopra ai vestiti una delle tute termiche che sono a disposizione. Se è inverno fatelo, non ve ne pentirete!
Già mentre si raggiunge il largo iniziano gli avvistamenti: le guide, con binocoli e zoom, cercano i cetacei e comunicano ai passeggeri in che direzione guardare per vederli.

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All’inizio abbiamo scorto solo qualche spruzzo in lontananza, ma pian piano le cose sono cambiate. Capodogli e le megattere si sono fatti vedere sempre più vicini e hanno iniziato a nuotare non lontano da noi. Lì è iniziato lo spettacolo.

Vari capodogli si sono avvicinati all’imbarcazione e uno in particolare è emerso con buona parte del corpo, prima di inabissarsi e salutarci con la coda.

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Il momento più bello è stato però quando due capodogli si sono avvicinati insieme fino a pochi metri dalla barca, hanno nuotato vicino a noi per svariati minuti, mostrandoci i loro corpi a dir poco enormi e dimostrandosi molto docili e curiosi. Mi sono emozionata molto, anche perché mi sono sembrati degli animali chiaramente vulnerabili e ingenui, se così si può dire. Se si sono avvicinati così spontaneamente alla nostra imbarcazione, purtroppo potrebbero fare lo stesso anche con quella di chi li pesca. Già, perché in Norvegia la carne di balena si mangia: inutile dire che dopo questa esperienza mi chiedo ancora di più come diavolo sia possibile.

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È stato entusiasmante vedere questi dorsi neri e lucidi che si muovevano placidi vicino a noi.

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Per la reflex non avevo sicuramente l’obiettivo giusto, ma sarebbe bello se poteste percepire da queste foto quanto questi cetacei fossero vicino a noi e quanto fosse toccante vederli lì, silenziosi, ad accompagnarci nel mare.

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La nostra escursione è andata molto bene: in tutto abbiamo avvistato 6 capodogli e 4 megattere, oltre a un paio di pulcinelle di mare, i buffi uccelli che solitamente sono visibili d’estate.
C’erano 3°C e vento non forte (10m/s). La barca ondeggiava un po’ (dolcemente) e un paio di persone che soffrono il mal di mare hanno dovuto posizionarsi al centro dell’imbarcazione per non stare male, ma io non ne soffro quindi sono stata quasi tutto il tempo a prua. Stando così esposta al vento dal mare per tutte le ore, però, un po’ di freddo dopo un po’ lo sentivo. Per fortuna alla fine dell’escursione è stata servita a bordo una zuppa di verdure calda, che mi ha fatto passare tutto. Il mio consiglio spassionato per il safari in inverno, comunque, è quello di indossare gli abiti e le scarpe più caldi che avete, senza aver paura di esagerare!

Quanto costa il whale safari

L’escursione di avvistamento cetacei con il Centro Whale Safari di Andenes costa 890 NOK per ogni adulto, cioé circa 107€ a testa. Ci sono sconti per le famiglie, per gli studenti e per i bambini. L’avvistamento è garantito o rimborsato (con i soldi dell’escursione, o con un’altra uscita in omaggio).

Avendo provato questa esperienza, posso dire che vale ogni singolo euro e che è indimenticabile, difficilmente replicabile.

 

 

9 commenti su “Whale watching, safari avvistamento balene alle Lofoten”

  1. Ciao! Ti abbiamo scoperta “per caso” e ne siamo felici. Articolo molto interessante, noi vorremmo andare alle Svalbard e leggere un racconto come questo ci ha fatto tonare la voglia. Devono essere paesaggi davvero splendidi.

    • Ciao! grazie per i complimenti. Le Lofoten sono magiche, anche in inverno, quindi capisco molto bene perché vi sia venuta voglia di isole norvegesi. Come dici tu, sono paesaggi splendidi, colorati, unici. Non avevo mai visto un posto così! Voi avete mai fatto safari di avvistamento balene?

      • No, mai fatto safari di questo genere. Mai andati nel freddo polare, se così si può chiamare.
        Avevamo in mente un viaggio alle Svalbard, per fare un po’ di trekking e magari qualche safari. Ma quest’anno è saltato, vedremo il prossimo anno,per noi che amiamo la montagna,sarebbe davvero un sogno nello zaino :-)! Ciao!
        dueingiro.blogspot.it

  2. Va beh, questa è una di quelle cose da fare nella vita.
    Che serietà del: avvistamento o rimborsato con giro omaggio. Si vede che sono nordici.
    Mi sembra che sia uno dei modi migliori per spendere soldi in viaggio.
    Da non perdere.
    Ezio

    • Ezio hai ragione su tutta la linea. Loro sono seri e l’esperienza è inestimabile! Prossima volta insieme!!

  3. Bellissima esperienza raccontata divinamente, riuscendo a trasmettere anche informazioni di biologia marina adatta a chi non è del settore! E’ uno di quei viaggi da fare almeno una volta nella vita! Me lo appunto nella mia “lista dei desideri”. Un Saluto, Melina

    • Ciao Melina, grazie del tuo commento. Sì questo alle Lofoten è un viaggio che va fatto, te lo consiglio! Mi fa piacere che questo articolo ti abbia ispirata e che tu abbia apprezzato i miei piccoli spunti di biologia marina. Ti auguro di fare presto questo viaggio! ciao ciao

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