I consigli di Enrico per un itinerario di 20 giorni in Madagascar:
Quando la mia ragazza mi ha proposto di fare un viaggio in Madagascar, non è che abbia fatto proprio i salti di gioia.
E quando alla mia domanda “Ma cosa andiamo a vedere?” mi ha risposto ” I lemuri”, ho riso per un’ora.
Piano piano ho iniziato a informarmi e più mi informavo e più il mio scetticismo cresceva, soprattutto perchè mi rendevo conto che un viaggio nella quarta isola più grande del mondo, richiedeva, per forza, il noleggio di una macchina con guidatore e una guida privata.
Per me, abituato a girare sempre, in tutto il mondo, con bus e treni, in completa autonomia, un viaggio di 20 giorni in macchina era impensabile.
Purtroppo non avevamo alternative e visto che le mete degli ultimi viaggi le avevo scelte sempre io, ho trovato su alcuni forum online una guida con cui abbiamo buttato giu un programma di 20 giorni e ci siamo dati appuntamento all’aeroporto di Antananarivo.
Il programma prevedeva un tour di 20 giorni con la visita di 5 parchi, più 5 giorni al mare a Ifaty.
Giorno 1: Roma – Nairobi
Giorno 2: Nairobi – Antananarivo Tana – Andasibe via Marozevo
Giorno 3: Visita parco e notte in tenda PARCO NAZIONALE DI ANDASIBE
Giorno 4:Andasibe – Ambatolampy(fabbrica di pentole) – Antsirabe
Giorno 5: Visita Antsirabe poi Ambositra e Ranomafana (notte in tenda)
Giorno 6: Visita parco diurna e nottura (notte in tenda) PARCO RANOMAFANA
Giorno 7: Direzione Fianarantsoa per vedere la città vecchia e arrivo a Ambalavao
Giorno 8: Visita parco privato Anja e poi Isalo e Ranohira PARCO ANJA
Giorno 9: Visita parco PARCO ISALO
Giorno 10: Partenza per Toliara e Ifaty
Giorno 11: Ifaty
Giorno 12: Ifaty
Giorno 13: Ifaty
Giorno 14: Ifaty
Giorno 15: Ifaty
Giorno 16: Ifaty – Toliara – Ambalavao
Giorno 17: Ambalavao -Antsirabe
Giorno 18: Antsirabe – Tana
Giorno 19: Tana
Giorno 20: Tana-Nairobi
Giorno 21: Nairobi -Parigi Parigi-Roma
Si parte: il viaggio non è dei più facili, ma dopo tre voli e due scali, arriviamo a Tana, incontriamo Remi, discutiamo gli ultimi dettagli dell’itinerario, ci mettiamo d’accordo sul prezzo, 1600€, all inclusive per due e alla fine mi dice di dargli tutti i soldi che una parte la doveva portare in agenzia ed una parte in banca per cambiarli.
Noi nel frattempo vista l’ora dovevamo aspettare lì e pranzare nella locanda dove stavamo e con un paio d’ore sarebbe tornato per partire per il nostro tour.
L’ho guardato e mi sono messo a ridere: impossibile…..vuoi che ti dia tutti i nostri soldi senza neanche conoscerti e ci lasci sperduti chissà dove?
Lui mi guarda, mi sorride e mi dice di fidarsi. Io lo guardo e gli dico di no… assolutamente no.
Nemmeno io so cosa mi abbia detto la testa e già sapevo che qualcosa sarebbe andato storto, ma alla fine ho tirato fuori i soldi e gli ho dato 1800€, 200€ in più erano per noi, per le spese accessorie.
Due ore e mezza, cinque birre, 20 sigarette e cento bestemmie dopo, ancora nessun traccia.
Poi all’improvviso, miracolo: ecco Remi…..mi do anche un pizzico sulla guancia per essere sicuro di non sognare.
Arriva, sorride e ci dice, in un ottimo italiano: “Salite che si parte!”
E cosi ci facciamo 20 giorni nell’isola rossa, uno degli ultimi paradisi naturalistici del mondo, la terra promessa dei biologi e il Santo Graal dei botanici.
Un’isola che ha l’80% di flora e fauna endemica, con più di 100 tipi diverse di orchidee e una flora che viene scoperta giorno dopo giorno, impossibile da trovare altrove; per di più non c’è nessun animale velenoso per l’uomo, tranne uno, l’uomo stesso.
Un’isola che ha una biodiversità unica e con il più ricco patrimonio ecologico al mondo, con foreste pluviali primarie, montagne di 3000 m, altopiani semidesertici, colline con vigneti, infiniti terrazzamenti a risaie, spiagge bianche, barriere coralline e fiumi inesplorati.
Il tutto con più di 50 tra parchi e riserve nazionali, molti dei quali patrimoni mondiali dell’Unesco.
Poi loro, gli animali, primi su tutti i lemuri: in 15 giorni ne abbiamo visti a centinaia, di tutti i tipi, generi, colori, forme, ovunque e sempre.
Ma anche rettili, anfibi, uccelli, camaleonti, serpenti, farfalle, rane, pipistrelli, gechi, coccodrilli e squali.
Il Madagascar, l’isola rossa, molti dicono che tra non molto a causa di disboscamenti ed incendi diventerà solo una pezzo di terra arido e senza vita, una lembo di terra, rosso, in mezzo all’oceano.
Io non ci credo, anche perché oltre a mostrarci tanti animali unici, la nostra guida e’ stata in grado di farci arrivare in quella parte del Madagascar poco conosciuta e turistica, la parte magica e spirituale, mista a stregoneria e leggende….e più mi spiegava tutte queste cose più leggevo nei suoi occhi, dalle sue parole e dal rispetto che ogni giorno per venti giorni ha mostrato per il più piccolo animale o pianta, la passione e l’amore che queste nuove generazioni provano per la loro terra.
Non più una terra solo da sfruttare per arricchirsi ma soprattutto una terra da rispettare e preservare e su cui investire perché li è il loro futuro…perché quella è la LORO terra!
Enrico – Mescalinablog