Le isole Lofoten in inverno

Le isole Lofoten in inverno sono di gran lunga più affascinanti di quello che mi aspettassi. Ci sono stata in febbraio grazie al blog tour Magic Norway, organizzato dall’ente del turismo Visit Norway e da Volagratis, e mi sono trovata davanti a colori e panorami che mai avrei potuto sognare.

Quanta luce c’è in inverno?

Ero stata in Finlandia in inverno e ricordavo giornate brevissime, seguite da interminabili ore di buio: temevo di trovare una situazione simile alle Lofoten, ma mi sbagliavo. Mi spiego meglio. In dicembre c’è una sola ora di luce durante i primi dieci giorni, poi si passa al buio. In gennaio le ore di luce sono pochine (da una a 6), in febbraio variano da 6 all’inizio del mese a 10 nell’ultima settimana. C’è una cosa però che non si può esprimere con un numero: sono i colori. La luce, quando c’è, varia molto di intensità, si riflette e si moltiplica con il bianco della neve e passa dal rosa dell’alba, all’azzurro della mattina, all’arancione del pomeriggio. La notte poi si tinge di verde con l’aurora boreale. Spero di rendere vagamente l’idea con queste quattro foto in sequenza.
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Quanto fa freddo alle Lofoten?

Chi pensa di morire surgelato passando l’inverno alle Lofoten dovrà ricredersi. E se ve lo dice una come me, iper freddolosa che dorme con i calzini per 10 mesi all’anno…vuol dire che è vero. Queste isole hanno una temperatura molto più mite di quello che pensiate: la media in inverno è intorno ai -1°C. Sempre parlando di media, di giorno la massima si aggira intorno ai 2/3°C e di sera si scende intorno ai -4°C.

Per l’argomentazione scientifica citerò il nome di una delle mie rubriche preferite della Settimana Enigmistica: Forse non tutti sanno che. Già, perché forse non tutti sanno che le Lofoten sono lambite dalla calda Corrente del Golfo, che ne mitiga le temperature. E così, per farvi un esempio, quando ci sono stata a febbraio la temperatura minima la sera si aggirava intorno ai -5°C, mentre in altre terre alla stessa latitudine, come nell’entroterra norvegese, il termometro scendeva sotto i -10°C. Insomma, decisamente affrontabile e poco più fredda del febbraio a Modena o a Milano.

C’è da aggiungere che quello norvegese è un freddo ben diverso da quello della nebbiosa Pianura Padana: è un freddo secco, che non penetra nelle ossa, quindi con una buona giacca e dei vestiti in tessuto tecnico (come il pile) lo si affronta molto tranquillamente. In più, i locali sono sempre molto riscaldati, e nelle abitazioni e nelle strutture ricettive c’è spesso il pavimento riscaldato. In un albergo ho trovato anche l’asse del water riscaldato e per un attimo ho pensato di trasferirmi lì.

L’unico momento in cui ho sentito un po’ freddo? Durante il safari di avvistamento alle balene. Mi trovavo in mare aperto da circa 3 ore, esposta al vento sulla prua dell’imbarcazione, e nonostante avessi una tuta termica imbottita indossata sopra ai miei vestiti invernali, a causa della lunga esposizione al vento freddo ho iniziato a sentire un po’ freschino. Però con una buona zuppa di verdure calda, servita a bordo alla fine del safari fotografico, il freddo mi è passato subito.

Quando si può vedere l’aurora boreale?

L’aurora boreale è un fenomeno che si verifica, di solito, in autunno/inverno. Io ad esempio l’ho vista nella prima settimana di febbraio. Si può vedere solo quando è buio e il cielo è sereno, nella fascia oraria tra le 18 e l’1 di notte. In inverno, in particolare, la possibilità di vedere questa luce fluttuante aumenta tra le 22 e le 23.

Aurora boreale isole Lofoten www.fraintesa.it

Ma poi, come si pronuncia “Lofoten”?

Si pronuncia [ˈluːfuːtən]: più o meno Lùfuten.

E ora, ditemi, non vi è venuta voglia di vedere queste isole proprio in inverno? L’aurora boreale vi aspetta…