Lo scorso weekend ho partecipato al blog tour sui Monti Dauni organizzato da Puglia Promozione e ho avuto l’opportunità di scoprire, anche grazie al Gruppo d’Azione Locale (Gal) Meridaunia, una parte della Puglia molto diversa dal classico immaginario di mare, spiagge e città che di solito associo a questa regione. Un esempio su tutti: qui, una settimana fa (cioè a metà aprile), nevicava.
I Monti della Daunia sono un’area geografica a nord-ovest della Puglia, in provincia di Foggia e a ridosso della Campania, che copre 30 comuni e ospita la vetta più alta della regione. Ho visitato alcuni tra i borghi che la caratterizzano: Celle di San Vito, Faeto, Castelluccio Valmaggiore e Troia.
Quello che ho visto in questa zona mi ha sorpreso. Conoscevo una Puglia di ulivi e profumo di mare, ma qui mi sembrava più che altro di essere in Irlanda. I monti sono verdissimi e ospitano aree naturali di pascoli protetti, dove è facile vedere cavalli liberi e mandrie di pecore inseguite da cani pastore che abbaiano. Guidando tra le curve delle montagne si incrocia ogni tanto un piccolo borgo (come Celle di San Vito, paesino più piccolo della Puglia con circa 100 abitanti) dove i panni stesi svolazzano cullati dal vento, che qui è molto frequente.
Le cose che mi hanno fatto sorridere di piacere sono i piccoli negozi alimentari, con i loro gestori che vivono al piano di sopra e scendono all’occorrenza, anche se la bottega è chiusa, per farti un panino quando hai fame. E le signore del paese che seguono la processione religiosa, o le anziane col fazzoletto in testa. E, oltre a questo, i boschi e i prati sovrastati da nuvole che viaggiano veloci.
I pasti, qui, si consumano lentamente e se si vuole fare una vacanza slow qui si può scegliere tra varie attività. Io ho fatto un percorso di trekking (mediamente impegnativo) camminando su un sentiero che porta fino al Monte Cornacchia e ho anche messo le mani in pasta imparando a fare le orecchiette e i cavatelli, grazie ai preziosi consigli di una sorridente signora del posto, Rocchina. Si possono fare laboratori di ricamo, corsi di tiro con l’arco, passeggiate a cavallo o pedalate in mountain bike in mezzo alla natura, visite guidate o laboratori di archeotrekking.
A Faeto ho seguito anche un minicorso di lingua franco-provenzale, parlata dalla minoranza linguistica del paese che sembra un francese imbastardito e deriva dall’occupazione dei soldati provenzali mandati da Carlo d’Angiò. Questo idioma viene compreso da tutti e insegnato anche a scuola e per me è stato molto curioso vedere anche giovani ragazze parlarlo fluentemente.
Nei paraggi valgono una visita anche Troia, famosa per la cattedrale romanica con il noto rosone a 11 spicchi, il borgo di Bovino e la città di Lucera.
Tante cose da fare in lentezza in un panorama che sorprende anche i pugliesi.
Info utili sui Monti Dauni
Il Gal Meridaunia ha sede a Bovino (Foggia) e organizza corsi, laboratori e passeggiate nel territorio che si possono prenotare chiamando 0881-912007 o mandando una email a info@meridaunia.it . Il loro sito è www.meridaunia.it.
Per quanto riguarda l’alloggio, io sono stata ospitata in un appartamento nel centro di Troia che fa parte del gruppo di bed&breakfast diffuso www.svegliarsineiborghi.it.
Le mie foto sono qui.
La seconda foto è davvero bella, ci pedalerei subito su quel sentiero, invece di essere obbligato a farlo in città, nel traffico.
In generale, tutto il paesaggio collinare che costeggia l’A16 fra i confini delle province di Avellino e Foggia, è davvero notevole.
Grazie per i complimenti per la foto. Sai che io quelle zone non le avevo mai viste prima?
Non ne dubito. Non è un caso che, a Sud, il turismo sia davvero poco sviluppato (e risenta molto della stagionalità)… al di là dei soliti 3/4/5 grandi nomi di richiamo, i piccoli luoghi fanno fatica a pubblicizzarsi perfino nelle Regioni confinanti.
So che, però, la Regione Puglia ha investito molto sul fronte della comunicazione turistica, negli ultimi anni.
Sì la Puglia si sta lanciando su questo fronte e mi sembra che stia già raccogliendo dei risultati!