Amo la Grecia perché ho cari amici originari di questa terra, perché adoro fare snorkeling nel suo mare, ma soprattutto perché mi evoca ricordi di enormi abbuffate a prezzi molto contenuti. Sì, mangiare vegetariano in Grecia è facile ed economico.
Con grande gioia ho scoperto sulla mia pelle che la cucina greca non è solo souvlaki e moussaka. È vero che spesso, soprattutto nei posti di mare, ti potresti ritrovare a cena vicino a un polpo che viene essiccato al sole (esperienza personale)…ma se riesci a evitare questa scena ti godi cene da vera cicciona, come ho fatto io.
I piatti vegetariani più diffusi e soddisfacenti in Grecia sono:
– i Dolmadakia, involtini di foglia di vite ripieni di riso condito con aneto e menta, assaggiati per la prima volta a Hammoudia, sulla costa ionica vicino a Igoumenitsa. Nei commenti a questo articolo mi segnalano che a volte li servono Me kima [με κιμά], con carne macinata all’interno: a me non è mai capitato, ma fate attenzione;
– la Feta Saganaki, il mio piatto preferito per eccellenza, scoperto in una taverna di Toroni: è un panetto di Feta impanata e fritta che ti renderà molto assetato/a ma felice;
– Kolokithokeftedes, polpettine di zucchine e formaggio, ovviamente e felicemente fritte, che hanno rallegrato le mie serate in Calcidica;
– insalata greca classica, una certezza, con insalata, cipolla, pomodori, cetrioli freschi e soprattutto olive saporitissime e formaggio Feta a pioggia;
– Tiro Kroketes, palline di formaggio fritto che spesso ho trovato anche nei ristoranti greci in Italia;
– insalata cretese coi Dakos, provata per la prima volta ad Atene, magnifica scoperta: è un grosso crostone di pane croccante su cui vengono adagiati pomodori, Feta e olive nere;
– Spanakopita, una torta salata a base di croccante pasta fillo, Feta, spinaci e cipolla, che spesso era il mio – leggero – pranzo in spiaggia;
– melanzane fritte, o zucchine fritte, sommo gaudio, si trovano un po’ dovunque;
– Boujourdi, sempre per stare leggeri, che ripresenta la Feta con il pomodoro e il pepe, cotti in una terrina in forno;
– la Melitzanosalata, dove l’insalata in realtà non c’entra molto, perché è una purea di melanzane, aglio, aceto e olio. Da mangiare al cucchiaio o spalmata su pane croccante, me ne sono innamorata a Thessaloniki;
– Tzatziki, la salsa allo yoghurt greco, cetrioli e aglio che mangerei tutti i giorni, possibilmente spalmata sulla pita;
– bougatsa, torta di pasta fillo e crema (ma c’è anche la variante pasta fillo e formaggio) che cosparsa di cannella costituiva la mia colazione molto light a Sarti e a Toroni – prima o poi la devo provare a fare a casa!
– dolce alle rose, dolce al cucchiaio fatto con lo yoghurt e una dolcissima salsa di petali di rosa, scoperto in un ristorante di Thessaloniki;
– yoghurt greco con miele e noci, un must che ho mangiato anche in spiaggia a Kavala;
– freddo cappuccino, che lo so, non è una pietanza, ma voglio che lo assaggi se non l’hai mai fatto. Si chiama proprio con questo nome italiano ed è un caffellatte ghiacciato, perfetto dopo lo snorkeling del pomeriggio!
La cosa bella della cucina greca poi è che per cenare fuori (da vegetariani, ovviamente) puoi mangiare molto più che a Natale con meno di 10€.
Però devo dire la verità: sono sempre stata solo nella parte continentale e non ho mai visitato le isole. Quest’anno mi piacerebbe vederne una, anche se ho sentito che spesso i prezzi delle taverne isolane sono più alti di quelli nel resto della Grecia.
…Sì, penso sempre a mangiare!
Il freddo cappuccino è fantastico… ma la bevanda analcolica nazionale greca è il Nescafé Frappe… divino!
Mi permetto di correggerti su un paio di cose:
– Se vuoi vedere un’isola non “iperturistica” dovresti proprio evitare Kos che, assieme a Rodi, Creta, Santorini, Skiathos, Mykonos, Corfù e Zante sono le isole greche più turistiche. Ti consiglio Skopelos, Sifnos, Serifos, Syros, le Piccole Cicladi, Fourni, Amorgos, Astypalea, Karphatos, … insomma ce ne sono una marea che sono molto meno turistiche della inflazionata Kos che pur rimane una fantastica isola.
– Le taverne delle isole greche costano tanto se vai nel posto turistico. E’ la stessa cosa della Penisola… se vai in zone interne, paghi poco anche nelle care Mykonos e Santorini.
– I mezedes non sono le polpettine (che chiamano -kleftedes… ho messo il “-” perché ci aggiungono un prefisso se sono di formaggio [tiro], di spinaci [spanako] e così via). I mezedes, sono gli antipasti, spesso piccoli come i tapas spagnoli. Ottimi tra gli amici la sera per bere ouzo o tsipuro (grappa tipica di Skiahtos).
Ciao, grazie dei preziosi consigli!
Mi sono accorto di un’altra cosa che dovresti correggere per gli amici vegetariani (questa parola in molte parti della Grecia neanche la conoscono!!!). Le dolmadakia, e le dolmades in generale (il termine che hai usato è il diminutivo), possono avere, anzi hanno molto, spesso la carne macinata all’interno. Me kima [με κιμά] = con carne macinata… è quello che dovrebbe essere scritto sui menu, ma non sempre lo specificano… quindi toglierei le dolmades come piatto vegetariano!
non lo sapevo! Grazie, vado a segnalarlo nel post 🙂