La colazione di una ranger

Se devo pensare a qual è la mia colazione ideale, so che ricordi rispolverare: i momenti in cui ero volunteer ranger nei Phillip Island Nature Parks.

Quella che vedete nella foto era la mia colazione da ranger nel mese di luglio, nel pieno inverno australe; quella che mi dava l’energia per affrontare una giornata intera di lavoro all’aperto.
Perchè quando ti aspetta una giornata fuori a zappare, portare rami di eucalipto ai koala, strappare le erbacce e costruire le casette dei pinguini, hai davvero bisogno di calorie, per affrontare lo sforzo e il vento freddo dell’isola (circa 6°/8°).

In realtà, il freddo lo senti anche nell’ostello, perchè anche se la tua camera è calda (forse anche perchè siete in 5 a dormirci), i corridoi e i bagni non sono riscaldati: ecco l’unico lato negativo di dormire in una struttura ecosostenibile.
Quindi alle 7 ti svegli, ti lavi e ti prepari battendo i denti, ma poi ti meriti una bella ricompensa in cibo.

breakfast

Per colazione mangi:
– un bicchiere d’acqua con Cebion Active effervescente (portato dall’Italia perchè ti aiuta a sconfiggere il jet lag);
– una mela rigorosamente australiana;
– una ciotola di cereali e latte low fat, dal contenitore di plastica  – e ti sembra pure che questo latte sia più buono di quello italiano nel Tetrapak;
– una barretta naturale di frutta secca biologica, che se non ci sta nello stomaco ci sta nella tasca, per farti uno snack mentre zappi;
– una fetta di pane tostato con marmellata di lamponi;
– un’altra fetta con la Vegemite.

Come, cos’è la Vegemite? E’ una salsa spalmabile salata, a base di lievito, ed è l’alimento australiano più amato dagli australiani. E’ difficilmente reperibile all’infuori dell’Oceania, e il resto del mondo ha scoperto l’esistenza della Vegemite attraverso una hit musicale australiana, Down Under, che, caso strano, era in cima alle classifiche mondiali proprio nella settimana in cui sei nata.

Sì, hai fatto una colazione bella carica, ma tanto lo sai che dopo 3 ore di lavoro all’aperto avrai di nuovo una voragine nello stomaco, e farai il tea time con il mandriano che viene dall’outback, Trevor, e ti sparerai un bello scone con panna e marmellata. E via, di nuovo al lavoro.

breakfast farmer

Ma ora via, non stare a pensarci, che devi guidare mezz’ora per arrivare al primo Parco, e non puoi fare tardi.
Ah, e guida piano, che lo sai che qui i canguri ti attraversano la strada quando meno te lo aspetti.

 

Con questo post partecipo al contest di DGMag.it e Smartbox “ColazioneIDeale”

4 commenti su “La colazione di una ranger”

    • ciao @Sgrillina! sì, giuro! il segreto è un velo sottile di Vegemite, non uno strato alto 1 cm…altrimenti è troooppo salata!

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