Ranger a Phillip Island: revegetation

Che in italiano mi verrebbe da tradurre con rivegetazione, ma non so se sia corretto.

Come vi ho gia’ raccontato, qui a Phillip Island c’e’ molta attenzione per la natura e si sta tentando di rimediare ai danni causati dall’uomo. Uno dei metodi per contrastare l’erosione del terreno, dovuta agli animali non nativi e al turismo selvaggio, e’ quello di ripiantare migliaia di piante autoctone.

E questo è quello che ho fatto nei giorni scorsi in qualità di ranger a Phillip Island: ho scavato buchi e inserito piantine di eucalipto, erica, spinach e erba. Poi ho circondato la piantina con i tree guards di cui vi ho parlato qualche giorno fa, avendo cura di piantare i paletti in profondita’ con un attrezzo apposito, creato in Australia, che si chiama wacker (una sorta di martello/paletta, fatto di legno, utile per dare delle martellate fortissime su superfici piu’ grandi di un chiodo).
E’ gia’ una grande soddisfazione vedere come cambi un terreno vuoto dopo averlo riempito con centinaia di piantine; ma sarebbe ancora piu’ bello tornare qui tra qualche anno per vedere come sono cresciute e come hanno cambiato il territorio.
Ci sono ranger qui che hanno avuto questa soddisfazione.

E il vostro lavoro ve le da’, queste soddisfazioni?

1 commento su “Ranger a Phillip Island: revegetation”

I commenti sono chiusi.