Grazie all’Assemblea Nazionale Instagramers Italia, che si è tenuta nella zona, qualche settimana fa ho passato un weekend nell’entroterra della Riviera del Conero, a Filottrano, immersa in un paesaggio collinare e in quella ruralità che io amo tanto. Se vi ritrovate come me a passare da queste parti, prendete spunto qui sotto per le vostre giornate marchigiane!
Cosa vedere e cosa fare a Filottrano
Se come me siete curiosi, iniziate con un giro nel paese, tra le chiese e gli scorci da cartolina, alla ricerca dei simboli massonici incastonati nel borgo tra le mura!
A Filottrano poi si può visitare l’unico Museo dedicato al Biroccio, il carretto agricolo marchigiano (che ricorda vagamente quello siciliano), allestito in una antica cucina contadina. Ogni sala è dedicata a una delle provincie delle Marche e i numerosi esemplari esposti rappresentano una testimonianza di questi storici mezzi di trasporto e della cultura rurale: decisamente folkloristico, soprattutto se poi vi imbattete della divertente dimostrazione del saltarello, il ballo tipico locale, come vedete in questo video!
E se avete la fortuna di trovarla aperta, visitate il grandioso parco e i giardini all’italiana della Villa Centofinestre, splendida villa settecentesca, antica residenza estiva della famiglia Accorretti. Si trova a 2 km da Filottrano, in direzione S. Biagio. Per le aperture scrivere a info@villacentofinestre.com.
Al forno pasticceria Il Biroccio (in via Oberdan 63/A) potrete assaggiare ottime golosità artigianali. Se passate da Filottrano in autunno non perdetevi le tipiche ciambelle di mosto, fatte con farina, mosto, zucchero, lievito di birra, semi d’anice, olio di semi e pasta madre. Tipiche di questa stagione, si mangiano per colazione o per merenda, anche farcite di crema di nocciole. Altro prodotto da assaggiare: le paste del batte, al latte e vaniglia.
Sempre sul tema, a Polverigi, non lontano da Filottrano, vale una visita il Molino Tre Ponti, che copre tutta la filiera di produzione delle farine (bianche, semintegrali e integrali) e di prodotti come la quinoa. A conduzione famigliare, l’impianto è realizzato con due macine in pietra ed è equipaggiato di pannelli fotovoltaici. Fate un salto allo spaccio, presso il mulino, per fare incetta di prodotti di ottima qualità – come la farina 1 e 2 – a prezzi decisamente molto competitivi.
E per un aperitivo con vista che non dimenticherete mai, dirigetevi al Ca’ Vecchia Beer Stroot (in Via Centofinestre 20 a Filottrano), un luogo da sogno, per gustarvi cibo locale e birre artigianali in cima a una collina, tra la lavanda e i campi. Non vorrete più andarvene.
Moda e sartoria: spacci a Filottrano
A Filottrano si trova uno sviluppato distretto industriale legato alla realizzazione di capi spalla, pantaloni e giacche, per lo più da uomo: le grandi griffe (D&G, DKNY, Burberry ma non solo) producono la maggior parte dei loro capi qui.
Ci sono ben 13 spacci aziendali (numero notevole se si considera che il paese conta 10 mila abitanti), tra i quali spiccano Lardini, di respiro internazionale, e I Tamantini, più sartoriale.
Quest’ultima è un’azienda nata 40 anni fa su idea di quello che una volta era il bambino che faceva da garzone per un conte che si vestiva da un sarto. Oggi vende capospalla semisartoriali e tessuti prodotti nel biellese o in Inghilterra, o con il tweed delle isole Ebridi. I Tamantini sono terzisti, tra gli altri, per Moschino, Zegna, Burberry.
Buona gita a Filottrano!