Sono appena tornata dalla Corea, posto decisamente affascinante e forse anche un po’ surreale. È un Paese dove sicuramente tornerò – non “tornerei”! – e che secondo me nei prossimi 5-10 anni vedrà un boom turistico pari a quello che ha interessato il Giappone.
In Corea quasi nessuno parla inglese (come nel paese del Sol Levante) e la vita costa pochissimo (diversamente da Tokyo e dintorni!); ci sono moltissime attrattive e luoghi da scoprire e il turismo occidentale è ancora molto limitato – tant’è che in 10 giorni avrò visto più o meno 20 turisti europei o americani.
Se dovessi descrivere in poche parole, direi che la Corea mi ha colpito perché mescola templi buddhisti e grattacieli imponenti, bancarelle di street food e passanti stilosi, antiche tradizioni e architetture futuristiche.
A tratti mi sono sentita dentro un cartone animato perché i coreani usano suoni, colori e fumetti per qualsiasi comunicazione e ciò rende tutto molto divertente.
E i passanti guardano curiosi (ma con rispetto e senza insistenza) le nostre facce occidentali.
La Corea ha tradizioni e stili molto diversi da quelli europei e più volte mi è capitato di rimanere a bocca aperta o non capire subito cosa stava succedendo intorno a me. Così ho pensato di raccogliere in questa lista alcune delle cose più strane che mi hanno colpita nel mio viaggio tra Paju, Seul, Gyeong-ju e Busan. Buona lettura 🙂
1. I controllori del treno si inchinano alla fine e all’inizio di ogni vagone, rivolti verso i passeggeri.
2. In metropolitana, l’arrivo del treno è preannunciato da una musichetta specifica per ogni linea della metro.
3. Sulle strisce pedonali e nelle stazioni della metropolitana tutti i flussi di persone sono gestiti da frecce sui pavimenti che indicano di mantenere sempre la destra. Sì, le persone rispettano questi segnali!
4. Sono molto diffusi negozi che vendono soltanto creme e maschere idratanti per il viso. Entrando in uno di questi noterete che le commesse vi seguiranno a pochi cm, in silenzio, tipo stalker. È normale e lo fanno per aiutarvi – ma mette ansia…
5. Il tassametro nei taxi parte da 2.800 won (circa 2,50€) ma poi rimane a lungo fermo su quella cifra prima di scattare di nuovo. Non male!
6. Moltissimi coreani indossano la mascherina, ma non per questione di inquinamento: lo fanno perché sono raffreddati e non vogliono diffondere il virus, o perché vogliono ripararsi dal freddo e dal vento (gelido in inverno).
7. Nelle bancarelle arrangiate lungo le strade, nel mercato generico e in quello del pesce circa l’80% (a occhio e croce) dei venditori è donna.
8. Bisogna togliersi le scarpe prima di entrare nelle case private e in certi luoghi pubblici (cat cafè, templi,…). Nei locali pubblici dove vengono di solito fornite ciabatte.
9. Nelle abitazioni il riscaldamento è a pavimento. Si chiama ondol e lo si trova anche nelle case tradizionali (hanok). Una volta provato, non potrete più farne a meno.
10. Il piatto coreano per eccellenza è il kimchi, cavolo fermentato molto piccante. Viene mangiato regolarmente, anche a colazione, e ogni anno le famiglie ne preparano una scorta in autunno. Questa usanza è detta 김장 / Gimjang (si legge Kimjang). Viene offerto gratuitamente al ristorante non appena ci si siede.
11. Tutti danno la precedenza agli anziani, che vengono fatti salire per primi in metropolitana e in ascensore. Sulla metro hanno posti dedicati; ragazzi e adulti cedono sempre loro il posto.
12. Durante i pasti non è previsto un ordine tipo antipasto-primo-secondo. In più, i piatti vengono messi al centro; li si condivide mangiando con le bacchette tutti insieme dallo stesso piatto.
13. Ci sono pochissimi cestini per strada eppure le città sono molto pulite.
14. Quasi nessuno parla inglese. Soltanto i più giovani conoscono qualche parola ma in generale, quando avvicinati da stranieri, i coreani o fuggono via imbarazzati (perché hanno paura di fare errori in inglese) o tentano di aiutare a gesti…parlando in coreano. Sono molto cordiali e tentano di farsi capire nonostante i problemi di lingua.
15. Nella maggior parte dei casi, a tavola si trovano solo bacchette e cucchiaio (niente coltello e forchetta).
16. Lo stipendio medio per chi ha iniziato a lavorare da poco è di circa 2.000.000 won (più o meno 1.600€). Una cena in un ristorante costa in media 8.000 won (circa 6,50€).
17. Nei bagni, i water e i lavandini sono molto più bassi di quelli europei. Mi sono sentita molto alta!
18. A causa di sistemi di scarico poco efficienti, la carta igienica, in molti bagni pubblici, va gettata nel cestino e non nel water (come avviene anche in alcuni stati europei, come la Grecia).
19 Come in Giappone, il 14 marzo si celebra il White day.
20 In molti bagni pubblici, in bagno non si trova il sapone liquido ma una saponetta che ruota attorno a un perno (come si trova anche in alcuni paesi dell’est Europa).
21 Spesso, al ristorante, il tavolo è dotato di un pulsante elettronico per chiamare il cameriere.
22. I treni sono molto silenziosi. Tutti mettono in modalità ‘silenzioso’ il cellulare; se devono parlare al telefono vanno nell’area di collegamento tra i 2 vagoni, e parlano a bassa voce. Nel vagone non si sente volare una mosca, chi deve parlare bisbiglia e -forse anche per questo silenzio- quasi tutti dormono. Me compresa.
23 I piani degli edifici si contano in maniera diversa: il piano terra è il piano 1° e quello che per noi è il 1º piano viene indicato da loro come il 2º.
24 Negli hotel, negli hanok e negli alloggi Airbnb vengono messi a disposizione dentifricio, saponette, shampoo, lacca, crema per il corpo, lozione dopobarba. Tutto in formato normale – non in campioncini. Vengono sempre fornite anche ciabatte per la stanza, ciabatte per il bagno e calzascarpe.
Allora, ditemi: quanto vi incuriosisce la Corea, ora?
Che figata!! Scusa la parola ma non ho davvero altri termini. Bellissimo articolo e a questo punto bellissima e particolarissima Corea! Mi ha molto incuriosito subito e l’ho letto di fretta perchè parli di un Paese poco conosciuto e che incuriosisce non poco. Tutti i punti che descrivi, chi più chi meno è strano, alcuni già conosciuti, ma altri punti davvero fuori dal comune! Tipo il punto nr. 6, 8 o 21 (geniale!!!). Mi sembra di capire il generale che è un popolo molto rispettoso e questo ci piace ;-)!