Tour della Namibia con ViaggiGiovani

 nomadimoderni  viaggigiovani

E’ difficile riuscire a visualizzare mentalmente tutta la miriade di paesaggi che racchiude la Namibia.

Il viaggio in una terra così unica, che appartiene all’immaginario di chiunque sia amante dell’Africa e dei paesaggi incontaminati, richiede un itinerario ben strutturato prima della partenza, un percorso studiato per ottimizzare il tempo a disposizione e assicurarsi una visita a tutte le tappe imperdibili.

Questa meta non è alla portata di tutti: richiede tanta voglia di Africa, tanto spirito di adattamento per dormire in tenda sotto le stelle e in lodge, ma soprattutto il supporto di operatori specializzati, che siano attrezzati specialmente per i viaggi nel deserto e per i safari nel meraviglioso parco Etosha.

Per l’itinerario in Namibia l’ideale è partire dalla capitale Windhoek, cittadina con una notevole impronta tedesca, nel cuore del Paese. Da non perdere: un giro all’Okahandja Craft Markets e l’esposizione di meteoriti rinvenuti nella zona di Gibeon dopo una pioggia meteoritica.

Si prosegue verso il deserto arrivando nei pressi del Sossusvlei. Le dune antichissime tutt’intorno sono tra le più alte del mondo e sono poco distanti dal Deadvlei, depressione argillosa dalla quale emergono piante di acacia pietrificate dal sole, in un’atmosfera incantata.

Si può poi provare l’emozione di dormire in un accampamento al Sesriem Canyon, scavato per un chilometro di lunghezza e 30 metri di profondità del fiume Tsauchab.

Consiglio di non perdere la laguna protetta di Walvis Bay, piccolo paradiso faunistico dove si possono avvistare fenicotteri, pellicani e pivieri, oltre all’endemica sterna di Damara.

Da qui si prosegue verso Swakopmund, cittadina sul mare meta di surfisti e pescatori, che provoca un senso di straniamento per il contrasto tra le architetture teutoniche, gli edifici in stile coloniale, le palme e il mare.

E, incredibile ma vero, in Namibia si possono anche vedere le otarie: succede nel promontorio di Cape Cross, abitato da una popolosa colonia di questi mammiferi.

Ma Namibia significa anche montagna: tra strane conformazioni rocciose,il massiccio di Spitzkoppe si staglia con la sua vetta appuntita sul polveroso deserto circostante. Sempre nell’area vale decisamente una visita il Bushman paradise, dove si possono osservare le pitture rupestri che testimoniano il passaggio dei boscimani.

Con il supporto degli operatori locali si può anche conoscere da vicino la tribù degli himba, popolazione seminomade che vive di pastorizia le cui donne sono riconoscibili perché si tingono pelle e capelli con un caratteristico miscuglio di ocra e erbe.

Il momento più simbolico di un viaggio della Namibia rimane però il safari. Imperdibile l’esperienza nell’Etosha, uno dei parchi più rinomati al mondo, dove è possibile avvistare anche animali in via d’estinzione come il rinoceronte nero.

Ultima tappa all’Africat Foundation, sede di uno dei programmi di conservazione più riconosciuti in Namibia: è una riserva per la riabilitazione di felini che non possono più tornare a vivere allo stato brado, e che qui possono quindi essere avvicinati facilmente.

Questo è l’itinerario che viene offerto dal tour operator ViaggiGiovani a tutti quei nomadi moderni che si sentono pronti a conoscere l’Africa in tutta la sua bellezza e che vogliono compagnia e supporto in questa un’avventura indimenticabile. Con prezzi che partono dai € 1.960*, Viaggigiovani organizza viaggi in Namibia solo per piccoli gruppi, appoggiandosi a strutture che si integrano con la  destinazione (niente resort 5*), prediligendo un modo di viaggiare solidale, equo, e quindi responsabile.

[post sponsorizzato da Viaggigiovani]