Viaggio di nozze in Sudafrica: Johannesburg e Kruger

Quando si parla di viaggio di nozze ci si aspetta sempre qualcosa?

Bene, io inizio con il rispondere a questa domanda: secondo me il segreto sta nel partire con il cuore libero ed aperto, con la mente pronta ad imparare, con gli occhi disposti a guardare e stupirsi e con le mani disposte a toccare! 

Il nostro viaggio è stato organizzato da un tour operator, sì, uno dei migliori sul territorio, quindi direi che di avventuroso e sconosciuto prima della partenza non avevamo molto in mente, ma il Sud Africa ha ribaltato ogni nostra certezza.

Johannesburg

L’arrivo a Johannesburg dopo 11 ore di volo è stato un’emozione unica, ho subito sentito sotto i miei piedi una scossa, un’appartenenza a quel pezzo di mondo che mai prima avevo sentito.

La prima sorpresa sono stati i compagni di viaggio: immediatamente ci siamo sentiti parte di un gruppo, parte di una compagnia che sembrava esserci sempre stata – e questa si chiama fortuna. Senza passare dal via, si inizia: Soweto, famosa per gli scontri del 1976 e il suo piccolo museo che come in una foto ti avvicina all’apartheid, Pretoria e il suo Union Building, la statua di Nelson Mandela con il suo sorriso che a braccia aperte sembra proteggere la città.

Statua di Nelson Mandela (foto di Cinzia Schepis)
Statua di Nelson Mandela (foto di Cinzia Schepis e Roberto Morandi)

E poi fiori e piante coloratissime ovunque e la strada che in pulmino abbiamo davanti…i chilometri che ci aspettano sono tanti, ma ancora non sappiamo quanto sarà piacevole percorrerli.

Strade di Johannesburg (foto di Cinzia Schepis)
Strade di Johannesburg (foto di Cinzia Schepis e Roberto Morandi)

Così il primo giorno termina in un posto lussuoso su una collina nei dintorni di Durban, un luogo senza tempo che ti mette in pace con te stesso e con il mondo.

È qui che ci svegliamo alle 5 della mattina successiva e ci rendiamo conto di come il sole in Sud Africa alle prime ore del giorno sia già incredibilmente accecante. Oggi è il grande giorno: si parte per il Kruger.

Safari al Parco Kruger

Il Kruger è il parco nazionale dove finalmente vedremo gli animali, o per lo meno ci speriamo! È qui che la nostra guida ci insegna che “bisogna crederci“…e noi ci crediamo.

Alle 3 del pomeriggio, dopo tanti chilometri percorsi e altrettante stupidate dette in pulmino, arriviamo al lodge. Sembra quasi un sogno, un posto dipinto dalla fantasia di un pittore, ma il tempo per capirlo è poco e le jeep dei ranger sono già all’ingresso; poche fondamentali istruzioni e si parte, è il nostro primo safari! C’è una strana eccitazione tra di noi, la senti sulla pelle: vogliamo vedere gli animali.
I primi a fare capolino sono gli elefanti, meravigliosi, imponenti, curiosi, ci passano davanti a pochi metri e sembriamo tutti tornare bambini.

Ma l’incontro che ci fa mancare il fiato è quello con i leoni, due maschi che quando ormai è sera riposano beati: uno dei due è sveglio e ci guarda, il leone è lì di fronte a noi e io non riesco a crederci!

Leone sornione (foto di Cinzia Schepis)
Leone sornione (foto di Cinzia Schepis e Roberto Morandi)

Da questo momento in poi i nostri safari sono stati un susseguirsi di emozioni. Le giraffe, eleganti sì, ma che sembrano smontarsi ad ogni passo, il rinoceronte con la sua mole incredibile, mamma leopardo che insegna al piccolo a cacciare…

Giovane leopardo a caccia (foto di Cinzia Schepis)
Giovane leopardo a caccia (foto di Cinzia Schepis e Roberto Morandi)

E poi le leonesse che riposano beate – sì ecco diciamo che i leoni non brillano particolarmente per vita attiva -, il bufalo che sembra abbia esagerato con il gel sulle corna, il gufo reale, le zebre, bellissime e con un gran bel di dietro, l’ippopotamo che di giorno sta sempre in acqua e tira fuori solo gli occhi, il coccodrillo messo lì che non fa quasi paura, tantissimi uccelli dai colori e dalle abitudini incredibili, le antilopi impala che venivano a curiosare davanti alla veranda del lodge, le scimmiette che salivano sugli alberi a mangiare i frutti,…il tutto intervallato da ottimi aperitivi al tramonto in mezzo alla savana!

Scorcio del Parco Kruger (foto di Cinzia Schepis)
Scorcio del Parco Kruger (foto di Cinzia Schepis e Roberto Morandi)

Lasciare il Kruger è stato il primo momento difficile, abbiamo abbracciato più volte tutti, i ranger, le guide, i tracciatori, e ci siamo commossi quando il pulmino ha lasciato il lodge, la riserva e il parco. È stato un momento intimo per ciascuno di noi, ciascuno ha scelto il proprio animale preferito e ciascuno ha lasciato lì un pezzo di se stesso, ne sono sicura. 

A questo punto però Cape Town ci aspetta.

[continua qui]

2 commenti su “Viaggio di nozze in Sudafrica: Johannesburg e Kruger”

  1. Bello! ne ho scritto un post anche io su un viaggio di nozze di amici tornati entusiasti dal continente arcobaleno 😉 ospitalità e cordialità sono le cose che li hanno stupiti di più! spero di andarci presto. Ti seguo con piacere.

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