Cos’è un quokka e dove vederlo

Ho visto per la prima volta un quokka in una splendida giornata estiva su un’isoletta australiana, quando pedalando da sola su una strada assolata a un certo punto ho visto una macchia scura a bordo strada e pian piano, avvicinandomi, mi sono resa conto che era proprio il buffo animale sorridente che avevo visto tante volte in foto. Immaginate il mio stupore quando mi sono resa conto che dietro di lui se ne nascondeva un altro, più piccolo: me ne sono innamorata subito! È stato a dir poco emozionante vederli ‘sorridere’ e osservarli mentre si avvicinavano e mi annusavano le gambe, curiosi. Non potevo che fare un set fotografico a questi bizzarri esserini coccolosi, no?!

quokka - www.fraintesa.it

Cos’è il quokka

Il quokka (Setonix brachyurus) è un raro animale marsupiale australiano diventato famoso per la conformazione del suo muso, che sembra sorridere. È grande più o meno come un gatto, si muove a piccoli balzelli sulle zampe posteriori ed è erbivoro. Ha un pelo corto marrone abbastanza ispido e una lunga coda scura. Non è per niente pericoloso, è molto curioso e si avvicina anche agli esseri umani senza particolare timore. Quando avverte un pericolo, si chiude su se stesso a palla.

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Dove vedere i quokka

I quokka oggigiorno sono molto rari. Vivono solo nel sud-ovest dell’Australia, nella parte meridionale dello stato Western Australia, soprattutto nelle isole di Bald, Garden, Penguin e Rottnest. Tra questi luoghi, Rottnest Island è quello dove sono più diffusi e dove potete essere sicuri di incontrarli con molta facilità – io stessa ne ho visti svariati esemplari, senza essermi messa a cercarli con attenzione.
Mi sono imbattuta più volte nei quokka pedalando su quest’isola, sia in una zona ombreggiata tra gli alberi, sia lungo una strada dritta e assolata, vicino all’asfalto, sia in paese, accanto all’edificio dove ho noleggiato la bici.
Qui sono così diffusi che il supermercato locale ha pensato di segnalare che è vietato farli introdurre nel negozio!

 quokka Rottnest Island - www.fraintesa.it
Rottnest Island prende il nome proprio da questa specie: nel 1600, quando gli Olandesi vi sbarcarono e videro i quokka, li scambiarono per grossi topi – non commenterò questa mancanza di rispetto nei confronti di questo animaletto così dolce – perciò denominarono l’isola RotteNest…cioè nido di ratti.

Rischio di estinzione

Il quokka è un animale protetto: lo stato di conservazione della specie lo indica come vulnerabile, perciò da anni sono in vigore misure per la sua salvaguardia.

Sulla terraferma i quokka faticano a sopravvivere per la presenza di predatori introdotti dall’uomo (cani, gatti, volpi, dingo) e per la distruzione del loro habitat.
E anche se a Rottnest Island sono molto comuni, quando si incontrano bisogna comunque rispettarli, quindi resistere alla tentazione di toccarli e dare loro da mangiare. Sull’isola, infatti, è proibito maneggiarli e dare loro cibo. Alcuni decenni fa molti esemplari risentirono negativamente della disattenzione di turisti che davano loro pane, alimento decisamente inappropriato. Meglio limitarsi a mostrare al quokka una mano e vedere se si avvicina per annusarla, come ha fatto con me:

quokka Rottnest Island - www.fraintesa.it

Alle già innumerevoli minacce a questa specie se ne aggiunse una verso la fine degli anni ’90, una infelice moda chiamata quokka soccer. Proprio per la loro abitudine ad appallottolarsi su se stessi quando spaventati, questi docili animali venivano presi a calci come palloni dagli studenti che stupidamente pensavano così di festeggiare la fine della scuola. In poco tempo ne furono uccisi così decine. Oggi per fortuna ci sono multe molto salate per chi trasgredisce alle regole di tutela dei quokka.
quokka Rottnest Island - www.fraintesa.it

Se ora anche voi amate i quokka come me, potete vedere altre foto di questo animale adorabile qui:

8 commenti su “Cos’è un quokka e dove vederlo”

  1. ma che ammmmooooriiii *_* li vorrei coccolare tutti!!
    E vorrei prendere a calci quelli che praticavano il quokka soccer… perché l’uomo deve essere così stupido??

    • Ciao Elisa, sì la tentazione di prenderli e abbracciarli forte è tanta 🙂
      Organizziamo una missione punitiva per prendere a calci quei cretini del quokka soccer, sono con te. Preparo scarpe appuntite!

    • Sono super teneroni! Non so come si possa anche solo pensare di ferirli. Sono veramente docili e curiosi, ispirano tenerezza…ma d’altronde c’è anche chi butta nella spazzatura cuccioli di cane e gatto, da noi…quindi direi che non capirò mai il genere umano!

    • Bravo flapane, ho pensato la stessa identica cosa. O quelli che tagliano le code alle lucertole. Ecc, ecc…:(

      • Certo che, a leggere proprio oggi questo articolo ( http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/scavi-pompei-calcio-domus/notizie/917791.shtml ), viene fuori una spiccata passione dei ragazzi australiani a prendere a calci qualsiasi cosa. Anche gli oggetti inanimati. 🙂
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        “Pompei. Turista prende a calci un muro di domus: «Volevo diventare famoso»”
        […]i militari hanno bloccato e identificato un turista australiano 17enne che aveva cominciato a prendere a calci una parete non affrescata della domus.[…]
        Lo studente ha confessato di averlo fatto per “diventare famoso”. “Ho pensato che danneggiare il sito archeologico mi avrebbe dato notorietà”.

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