Per chi come me non mangia né carne né pesce, mangiare vegetariano alle Eolie significa mangiare tanto e assaporare gusti intensi…ma anche stare attenti al ragù e alle alici, nascosti in molti piatti!
Una grande fregatura sono, spesso, i famosi arancini. In quelli normali c’è il ragù; anche quelli alle verdure, ma anche quelli chiamati ‘alla norma’, con le melanzane fritte, lo contengono, con mio grande disappunto. Non è giusto, nella pasta alla norma mica c’è la carne! Si salvano gli arancini formaggio e spinaci, che però non sono la stessa cosa, perché sono senza pomodoro…
Occhio anche al famoso pane cunzato, una sorta di bruschetta strabordante di ingredienti che per noi vegetariani sarebbero ok: spesso ci sono le alici. “Per dare sapore”, ah perché invece i capperi e i pomodori eoliani da soli non sanno di nulla?
Meglio rifugiarsi in un porto sicuro: la melanzana. E’ la protagonista di molti piatti tipici eoliani, tra cui la caponata, che qui fanno agrodolce, la parmigiana e la famosa pasta alla norma spolverata di ricotta salata. Da provare anche come ripieno dei tortelli, come li fanno al ristorante Il Cappero del Therasia Resort di Vulcano.
Ottimo anche il flan di melanzane che ho mangiato al Ristorante Chimera dell’Hotel Mea a Lipari.
Altra fantastica caratteristica della cucina eoliana è l’uso smodato di cucunci e capperi – quelli di Salina sono anche presidio slow food!
Sono tra gli ingredienti dell’insalata eoliana assieme a pomodori, insalata, patate, pane e cipolla.
Buonissimi nelle treccette orchidee delle Eolie mangiate al famoso ristorante Filippino a Lipari; se ci andate, provate anche il pane verde, è al pistacchio. Qui c’è la ricetta delle treccette, se volete provare a farle anche voi.
In questa cucina si fa molto uso di mollica soffritta e di erbe profumate come la menta, il basilico e il finocchietto selvatico, che dà un gusto forte al risotto al sapore di Eolie che ho mangiato all’Hotel Carasco a Lipari.
Tra i formaggi, i più famosi sono la ricotta di capra e la ricotta infornata, entrambe di Vulcano.
Se siete a Lipari, provate i maltagliati al basilico con ricotta di Vulcano e melanzane nel ristorante dell’Hotel Mea: si sciolgono in bocca.
Nel ristorante dell’Hotel Signum a Salina, curato da una giovane chef, ho mangiato invece zucchina e piacentino ennese e vastedda con pomodorini confit.
Chiuderò con i dolci, commossa dal ricordo di quei sapori. I cannoli (giganti!) che ho mangiato qui alle Eolie mi hanno aperto un mondo.
Di tipico (ma secondo me non altrettanto buono) ci sono anche la cassata, sesamini, i dolci alla pasta di mandorle e le nacatole – con queste ultime però attenzione perché a volte sono fatte con lo strutto.
E per quanto riguarda la granita con la panna, poi, è vero quello che dicono: alle Eolie è decisamente tutta un’altra cosa. Se ne volete provare una tipica, qui c’è quella gusto pesche e malvasia. Perfetta per digerire dopo questa abbuffata!