Il 6 aprile 2014 Milano ospiterà la maratona e Europ Assistance, per il quinto anno, sponsorizzerà la Milano Relay Marathon 2014 , la gara a staffetta. Ieri c’è stata la conferenza stampa di presentazione e io non potevo mancare, perché tra 135 giorni ci sarò anche io: sarò proprio uno dei 4 membri del team di Europ Assistance.
La staffetta copre l’intero percorso della maratona, ma lo divide in 4 parti per far condividere i 42,195 metri con altri compagni di squadra. Lo so che vi state chiedendo se gli altri 3 che correranno con me sanno che sono pigra e flaccida: la risposta è sì.
Ridendo e scherzando io sono andata a correre la prima volta nel 2004, durante il mio anno di studio a Klagenfurt, in Austria. Vivevo vicino al lago e andavo a correre con regolarità sulla riva circondata da anatre e cigni, con il sole e con la neve, per scaricare lo stress e smaltire i kg accumulati nel mio primo anno fuori casa. Correre lì era bellissimo.
Gli anni sono passati, la cellulite si è accumulata e ho provato altri sport, ma con poco successo. Mi è piaciuto molto fare Muai Thai, ma i lividi e la paura degli incontri non erano grandi attrattive, quindi ho smesso dopo 2 anni. Gli sport di squadra che ho potuto provare non mi hanno mai conquistata: grazie pallavolo, ma non mi vedrai mai più.
Però, anche se a ritmi alterni, la corsa è sempre stata con me. Mi è sempre piaciuta perché mi permetteva di andare fuori, nel verde, lontano da casa. Che è principalmente il motivo per cui viaggio.
Ho corso in Grecia, in Austria, in Svizzera, a Firenze, a Roma, a Rimini, a Spoleto, in campagna, in città, al lago, al mare.
Ultimamente corro a Milano, ma lo smog, i clacson e la voglia di essere altrove mi demotivano molto e mi fanno avere risultati altalenanti. Arrivo al sesto chilometro maledicendo i passanti, sbuffando e brontolando tra me e me.
Ma ora credo di aver trovato un nuovo obiettivo che spero mi stimoli a dare di più, impegnarmi seriamente (almeno stavolta) e raggiungere un traguardo. Seguirò un programma di allenamento personalizzato e otterrò un buon risultato: mi dispiace solo che ad allenarmi sarò da sola, perché nei prossimi mesi sarò all’estero (ma questa è un’altra storia).
È iniziata una sfida verso me stessa, la nemica più pigra che io potessi avere.
Cara Francesca, il 6 aprile 2014 tu alla Milano Relay Marathon 2014 correrai una decina di km da sola, sull’asfalto, con le voci del pubblico che ti spronano e la musica nelle orecchie. E non deluderai nessuno.
(Vero?!)
Tanta tanta stima!
Te lo dice una che dopo 3 giri del campetto scolastico sentiva i crampi e doveva fermarsi… e questo capitava già 10 anni fa. La corsa non fa per me, eppure ho un papà che proprio 10 anni fa, nel 2003, correva alla maratona di New York.
Vai Fra, so che ce la farai a Milano.
Ma a questo punto devi dirci l’altra storia… dove te ne vai all’estero?
Ciao Silvia, tuo padre è un mito! Me lo presenti? Si sa mai che abbia voglia di farmi da allenatore a distanza, mentre sono in Australia…;)