Cosa fare a Vasto quando piove o non vuoi andare in spiaggia

Capita. Sei al mare ma piove. Oppure ti sei scottato, o ci sono le nuvole e non vuoi stare sdraiato in spiaggia. E allora cosa puoi fare se sei a Vasto o nelle zone vicine? Non vorrai rinchiuderti nel tuo appartamento o bed & breakfast a guardare Forum in tv, vero?
Allora ecco un po’ di suggerimenti su cosa fare a Vasto quando piove e come trascorrere alcune ore alternative alla nullafacenza sulla sabbia. Io mi sono stupita quando ho scoperto che Vasto non è principalmente una cittadina di mare: ha un bel centro storico e ha molto da offrire.

  • Laboratori e uscite con gli animali
    La Fattoria degli Elfi (tel. 3887515895) è un’associazione Onlus di Vasto che organizza laboratori di pet therapy, orto-terapia e comunicazione per bambini e ragazzi (compresi quelli con difficoltà), genitori e adulti in generale. Propone attività con conigli, asini, cavalli, capre in un contesto rurale; io con loro ho visitato una parte della Riserva di Punta Aderci e sono salita per la prima volta a cavallo. Avevo un po’ paura ma ho voluto provare proprio perché ero con esperti (un istruttore di equitazione e agronomo, un’educatrice per disabili, un’esperta cinofila) e perché i loro animali sono abituati ad avere a che fare con bambini urlanti; ho sperato che riuscissero a sopportare anche me senza disarcionarmi, e così è stato.
  • Pedalata o passeggiata nella Riserva Naturale di Punta Aderci
    Questa riserva è splendida. La attraversa un sentiero di 5 km in terra battuta, perfetto da fare a piedi o in bici, che porta fino alla spiaggia di ciottoli di Mottagrossa. Qui la macchia mediterranea ha inglobato anche le vecchie rotaie della tratta di ferrovia che collegava l’Inghilterra all’India. Oggi è un’area protetta caratterizzata dal promontorio di Punta Aderci; la vegetazione è fitta e qua e là si sente un forte profumo di camomilla selvatica. Se fai birdwatching potresti scorgere pivieri, aironi, poiane, gheppi, gruccioni, ghiandaie, upupe, allodole e, soprattutto, fratini, che sono il simbolo dell’oasi. Se ami la bici, puoi noleggiarla a 5€ all’ingresso della riserva; il percorso è piuttosto pianeggiante, a parte una breve salita iniziale. Ma se ce l’ho fatta io…
    Purtroppo questo ecosistema è minacciato dalla costruzione di una base petrolifera a 6 km dalla costa, chiamata Ombrina Mare.
  • Laboratori di cucina tipica
    Alcune persone del posto hanno approfittato della ricchezza della cucina abruzzese per farla scoprire ai turisti italiani e stranieri. Un esempio è Rosannacooking, una donna che si divide tra New York e l’Abruzzo, dove propone corsi di cucina e catering. Molto simpatica e solare, e piacevole da ascoltare quando racconta della sua vita a cavallo tra due continenti.
    Anche Fabrizio e Lorenzo, i due soci di Italia Sweet Italia, si occupano di sviluppo locale, facendo conoscere il territorio per lo più a turisti stranieri (ma non solo). Offrono vacanze esperienziali come raccolta delle olive e caccia al tartufo, ma anche cooking holidays e corsi di cucina tipica.
    Un servizio leggermente differente è quello dello chef Mario Cane, che con i suoi soci di Chefacasamia fornisce consigli per ricette e indirizzi giusti, ma si propone anche come chef a domicilio.
  • Laboratorio di ceramica e artigianato artistico
    La bottega Creta Rossa è in centro a Vasto e la coppia che lo gestisce produce oggetti in maiolica, oltre a organizzare corsi di produzione e decorazione della ceramica. Sono loro che hanno coordinato il lavoro di decorazione della scalinata di Vasto dedicata a Gabriele Rossetti.
  • Visita della città di Vasto
    Vasto mi ha stupita. Pensavo fosse una località marittima con palazzoni sul mare, invece ha una planimetria romana con cardo, decumano e porte e ha un castello militare nel centro con bastioni a forma lanceolata. E’ una città rifiorita nel dopoguerra, con 45mila abitanti d’inverno, con il Palazzo D’Avalos che ospita giardini sul mare in stile napoletano, pinacoteca, museo archeologico. La Chiesa di Santa Maria Maggiore poi merita una visita: è molto luminosa e contiene una reliquia con una spina della corona di Cristo (o così si dice…) e uno scheletro in una teca che, secondo la leggenda, si muove lentamente negli anni fino a quando non raggiungerà la posizione di un uomo seduto. E allora arriverà il Giorno del Giudizio…sarà vero?

    Se vuoi visitare la città con qualcuno che te la faccia apprezzare, approfitta dei tour guidati di Itinerari d’Abruzzo. Io ho girato la città con Tiziana, una delle guide, accreditata, molto competente e alla mano.
  • Visita di un trabocco
    I trabocchi sono tipici delle coste abruzzesi e pugliesi. Questa vicino a Vasto è proprio detta “costa dei trabocchi“: io ho visitato il trabocco cungarelle, che attualmente ospita un ristorante di pesce, durante un temporale. E’ stato incredibile. Se sei interessato, puoi anche prenotare visite guidate con dimostrazione di pesca.
  • Escursione alla Majella
    A circa un’ora di macchina da Vasto si trova il massiccio della Majella, che ospita l’omonimo Parco Nazionale, istituito nel 1995. C’è molta biodiversità, soprattutto botanica. Io qui ho visto valeriana rossa, ginestre, fichi, ma anche l’euforbia, il cui latte è molto velenoso; nel parco vivono lupi, orsi, camosci e stambecchi. Ci sono eremi e c’è un rifugio sul Monte Amaro, che con i suoi 2793 metri permette anche passeggiate in alta quota. In questo parco io ho visitato le Gole di San Martino, lunghe 14 km, che contengono anche i resti di un monastero dell’ VIII secolo, portati alla luce da scavi nel 2005. Se sei fortunato, potresti imbatterti in un uomo con la camicia a scacchi e la pelle bruciata dal sole: è l’ultimo pastore che pratica ancora la transumanza verticale e con il suo bastone accompagna le pecore in quota. Prova a fargli una foto, poi dimmi se anche a te ha risposto “No, magari la prossima volta”.

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Le altre foto che ho scattato a Vasto sono qui: