Monotasking is better

Ho voglia di offline (ne è stata la riprova la mia settimana offline nello Jutland) e di concentrarmi su una cosa per volta.

Durante un viaggio, se rimango estasiata davanti a un bel paesaggio, inizio subito a pensare: “è perfetto per Instagram”, “Devo fare check-in su Foursquare”, “Con questa luce verrà una bella foto per Flickr”, e cose così.
Ma quand’è che mi fermerò veramente a fare l’unica cosa che va davvero fatta in quel momento? Quand’è che mi limiterò a godere di quel paesaggio?
Inizio a pensare che abbia ragione Paolo Cardini, che nel suo TED talk Forget multitasking, try monotasking si interroga in modo veloce e ironico sull’effettiva efficienza del multitasking:
[ringrazio Rosario Toscano che con un retweet mi ha fatto scoprire questo talk]

E’ dura ammetterlo (specialmente per noi donne abituate a fare 463mila cose alla volta – tipo, a-hem, truccarci mentre guidiamo*), ma, forse, monotasking is better.
No?

*caro carabiniere capitato accidentalmente sul mio blog, sappi che io non faccio queste cose. Mai mai mai (o quasi).

12 commenti su “Monotasking is better”

  1. Molto probabilmente sì, monotasking is better! E ti dirò che io soprattutto in due occasione noto l’assuefazione al multitasking, in viaggio (spesso mi viene l’ansia da fotografia e mi dimentico dal vivere QUEL luogo in QUEL momento) e nella lettura (ammetto di aver perso un po’ di capacità di concentrazione su una singola lettura alla volta… mentre leggo nel cervello si aprono altre mille finestre e link a cui dare retta).

    Ma già rendersene conto dovrebbe essere un buon passo avanti no?

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