Weekend a Barcellona: cosa vedere di insolito

Facciamo finta che abbiate un weekend libero e tanta voglia di partire. Facciamo finta che Barcellona sia la meta prescelta e che il venerdì sera, mentre spegnete il pc del lavoro, abbiate già il biglietto aereo in mano. Facciamo anche che questa volta abbiate poca voglia di fare i turisti e tanta di fare i viaggiatori…Per davvero. Pronti per un weekend a Barcellona?

Weekend a Barcellona: venerdì sera alternativo e originale

Percorso a piedi Barcellona
Ecco il percorso a piedi suggerito da Barbara per il venerdì sera

L’appuntamento è alle 20 alla Champagneria (Xampañeria, il cui vero nome è Can Paixano), un locale tutto da scoprire. Non fatevi spaventare dalle apparenze: non abbiate paura della coda per entrare e non rimaneteci male se dovrete stare in piedi una volta entrati (non ci sono sedie, lo siento) ma rilassatevi, ordinare la prima bottiglia di rosé e vedrete che andrà tutto bene.

Quindi sbizzarritevi: scegliete a caso dal menù in catalano che troverete, nero su giallo, dietro al bancone … tanto è tutto buonissimo! Non volete osare? Allora copiate spudoratamente quello che sta mangiando il vicino (sarà lì, appiccicato a voi) e magari iniziate pure a parlarci, con il vicino. Sicuramente sarà una persona allegra. Sicuramente sarà una serata fantastica.
Quando uscirete dalla Xampañeria Can Paixano avrete solo voglia di ballare, ma dato che saranno le 22 (scommetto che vi farete cacciare dai camerieri) avrete tempo anche per fare due passi prima.

Fatevi un bel giro nel Barrio Gotico, per esempio fino a Plaza Sant Jaume, dove potrete ammirare l’Ajuntament, ovvero il palazzo del Comune. Questa è la piazza “più catalana” di Barcellona, dove spesso hanno luogo eventi legati alla tradizione, come concerti, proiezioni di luci, balli popolari … se siete fortunati potrete imbattervi in un bello spettacolo!

A questo punto è d’obbligo passare per la Catedral, che di notte ha un fascino tutto particolare, per poi spostarvi in un’altra piazza magnifica, proprio di fronte all’omonima chiesa di Santa Maria del Pi.

Penso che lo stile gotico di queste chiese, quando i turisti le lasciano respirare un po’, si riveli in tutta la sua grandezza, che lascia senza fiato.

Proseguite lungo Carrer de Tallers, un posto magico perché “cambia vestito” dal giorno alla notte: da strada tranquilla, cullata dalla musica dei suoi innumerevoli negozi di dischi, si trasforma in uno dei passaggi più vivi della movida barcellonese.

La strada termina in Plaza Universitat, di giorno animata da bande di giovani skater e da universitari con lo zaino in spalla, di notte luogo di ritrovo degli stessi studenti che non vedono l’ora di “tomar una caña juntos” (bere una birra tutti insieme), perché una birra con gli amici è sempre la migliore conclusione di tutte le settimane 😉

Barcelona Plaza Universitat
Barcelona Plaza Universitat

A questo punto se siete stanchi potete prendere la metro e ritornare in hotel…Oppure no.

Se vi va di camminare ancora una ventina di minuti io vi consiglio di percorrere tutto Carrer de Enric Granados, che personalmente adoro. Questo viale alberato è bellissimo in due momenti della giornata: la sera quando si colora del chiacchiericcio allegro delle persone sedute fuori ai tavolini dei bar, e la domenica mattina, quando diventa il luogo perfetto per chi ama i brunch (vi consiglio vivamente di provare quello di Brunch&Cake).

Brunch&Cake Weekend a Barcellona
Brunch&Cake Barcellona

 

Ridendo e scherzando eccoci arrivati al Milk (Carrer d’Aribau, 191). Vi ho portati qui perché questo locale per me è il massimo: innanzi tutto l’ingresso è gratuito, e poi i cocktails sono buoni, ma soprattutto si balla!

In questo disco-pub il DJ comincia sempre con una carrellata di musica anni ’80, per poi passare agli anni ’90 e arrivare a lei, la coinvolgente musica latina.

 

Weekend a Barcellona: sabato a Gracia

Gracia, in competizione con Sarrià, è il barrio di Barcellona che più mi incanta. In passato si trattava di un paesino a sé stante che successivamente è stato annesso alla città, mantenendo tuttavia i suoi tratti più caratteristici. Gracia infatti si distingue per la vitalità delle sue piazzette, dove i bambini giocano sicuri, circondati dai clienti seduti ai tavolini dei bar. A Gracia si trovano prodotti tipici un po’ da tutto il mondo, negozi di artigiani creativi e stilisti emergenti, piccoli supermercati e due mercati da dove gli abitanti del quartiere escono con ceste di frutta e la baguette in mano. Gracia è bella al mattino, quando non si faticherà ad incontrare una buona panetteria per fare colazione, accompagnandola con un caffè fumante. Gracia è bella al pomeriggio, per fare un giro per i negozietti di Carrer Verdi, dove peraltro si trova un cinema che proietta tutti i film in lingua originale, davanti al quale spesso due bravissimi chitarristi si guadagnano l’attenzione dei passanti.

Gracia è bella alla sera, per assaggiare le gustose tapas del Nou Candanchu o passare il tempo con i giochi di società della Caffetteria La Nena, dove si può compartir la mesa con altre persone e ordinare la fetta di torta al cioccolato più buona di tutta Barcellona.

La Nena Barcellona
La Nena Barcellona

 

Gracia è bella di notte, quando si sentono solo le risate dei ragazzi seduti a chiacchierare nel bel mezzo di Plaza del Sol, con una birra in mano e tanti sogni da raccontare.

 

Weekend a Barcellona: una domenica di cultura

Penso che se si ha la fortuna di trovarsi a Barcellona la domenica mattina non si possa mancare il mercato del libro, una grande esposizione di bancarellisti che condividono la medesima passione: la lettura. Qui si possono trovare libri di cucina, romanzi nazionali e internazionali, vecchi manuali, fumetti appena stampati e copie da collezione, antiche lettere, carte da gioco e francobolli di ogni tipo. I prezzi sono bassissimi, perché la passione è alta, sia quella dei venditori sia quella della gente che gira tranquilla tra i banchi, silenziosa e curiosa, alcune volte coinvolta in discussioni sull’ultima uscita del proprio autore preferito.

Mercatolibro Barcellona
Mercato del libro

 

Da quando sono bambina la domenica è sempre stato il giorno in cui si andava in chiesa e nonostante nel tempo io abbia abbandonato questa abitudine, qui a Barcellona ho riscoperto questo piacere. Che ci si definisca credenti o meno, la Catedral del Mar per chiunque appare un luogo avvolto dal fascino e se si conosce la sua storia la sua maestosità acquisisce un valore ancora più grande. Quella chiesa, infatti, è stata costruita dal popolo e per il popolo: ricchi e poveri uniti da un’unica fede nella Vergine Maria, come raccontato nell’intrigante romanzo di Ildefonso Falcones.

 

Uscendo da Santa Maria del Mar, proseguendo verso Via Laietana, si incontra presto un punto Nostrum, un negozio di cibo catalano in franchising noto in tutta la regione (a Barcellona ci sono più di 30 negozi!) che io consiglio sempre per la qualità dei piatti e il loro bassissimo costo. La bellezza di questo ristorante è la sua semplicità: si sceglie quello che si vuole dal frigorifero e lo si scalda al microonde, per poi consumarlo tranquillamente in un ambiente caldo e accogliente.

 

Giunti al pomeriggio, sarà meglio “incamminarsi verso casa”: si può comodamente prendere l’Airbus, che ferma in diversi punti della città e raggiunge in un quarto d’ora l’aeroporto. Se però cuore e gambe si rifiutassero di muoversi da questa incredibile città allora regalatevi un ultimo momento di piacere. Il Pipa Club di Barcellona è un locale intimo, elegante, prezioso. Andateci con una persona speciale oppure da soli, accompagnati da un bicchiere di vino. Quella sera la musica jazz vi regalerà emozioni calde e la jam session a seguire vi farà divertire, tanto che non vorrete più andare via.

 

Babi (Il blog della Babi)

7 commenti su “Weekend a Barcellona: cosa vedere di insolito”

  1. Ciao ! Ho trovato questo post su Barcellona davvero interessante.
    Mentre leggevo sono riuscito davvero ad immaginarmi tutto quello che hai scritto.
    Sei riuscita a raccogliere in poche parole le cose essenziali da visitare e da fare a Barcellona. Molte cose che hai raccontato non le avevo lette da nessun’altra parte.
    Mi piace!

  2. Ottima questa guida, penso che scrivere della propria città d’adozione sia un vantaggio, perché è più semplice mettersi nei panni di chi viaggia e magari desidera qualche consiglio originale. Grazie Babi!

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