Escursioni nel Parco dell’Aveto, tra natura e cavalli selvaggi

Dietro le mete di villeggiatura e il lungomare dal clima sempre mite, in un lembo di terra stretto fra spiagge e montagne, si apre una Liguria inaspettata… siamo nel Parco Naturale dell’Aveto e nelle tre valli circostanti: Val d’Aveto, Valle Sturla e Val Graveglia.

Lo sapevate che la Liguria è in proporzione la regione più boscosa d’Italia? Grazie al Consorzio Ospitalità Diffusa “Una Montagna di Accoglienza nel Parco” abbiamo trascorso tre giorni in questo suggestivo contesto appenninico, ideale per chi ama la natura, le avventure all’aria aperta e la gastronomia rustica locale. La nostra prima tappa nel Parco dell’Aveto è stata il Centro Anidra, un consorzio olistico dove abbiamo assaggiato una specialità culinaria molto gustosa: le polpette di polmonaria, erba la cui foglia ricorda un polmone che qui trova il suo habitat ideale.

Oltre alla raccolta dei funghi, anche il cicloturismo sta avendo un grande sviluppo: vi consigliamo il percorso dal Passo del Chiodo al Passo dell’Incisa, un sentiero di 10 Km che arriva fino al Rifugio Faggio dei Tre Comuni, a 1400 m d’altezza. Per i più curiosi, nel Parco dell’Aveto è possibile incontrare il campione mondiale di sleddog, Claudio De Ferrari, e i suoi particolari cani husky.

Husky Sleddog Parco d'Aveto [Foto di Roberta Gavioli]
Husky Sleddog nel Parco d’Aveto [Foto di Roberta Gavioli]
Per gli amanti dei paesaggi e delle foto mozzafiato, da non perdere il Lago delle Lame e il Lago di Giacopiane in Valle Sturla.

 

Amanti dei cavalli, il Parco dell’Aveto è il vostro regno. L’attività sicuramente più magica ed emozionante che abbiamo provato nel parco è stato il wild horse watching, l’osservazione dei cavalli selvaggi nel loro habitat naturale.

Cavalli selvaggi nel Parco dell'Aveto [Foto di Roberta Gavioli]
Uno dei cavalli selvaggi nel Parco dell’Aveto [Foto di Roberta Gavioli]
La storia di questo progetto – ideato da Evelina Isola e Paola Marinari – è affascinante e romantica: tra pascoli e faggete, nell’area del Parco Naturale Regionale dell’Aveto, vive da più di 20 anni un gruppo di 40 cavalli stabilitisi qui dopo che il loro proprietario è morto e nessuno poteva più prendersi cura di loro. I cavalli sono tra gli animali più facili nel riinselvatichirsi, per questo si sono perfettamente integrati nell’ambiente e riprodotti con i cavalli di razza bardigiana che trascorrono qui le estati in alpeggio. È possibile sostenerli firmando la petizione qui.
Rustici e pittoreschi, sempre nei dintorni, sono il comune di Cassagna e la Miniera di Gambatesa, in Val Graveglia, luogo senza tempo con una conformazione geologica interessante, soprattutto se a raccontarvela è il geologo Emery Vajda, grande estimatore di questa valle.

A passeggio nei boschi di Cassagna, Val Graveglia [Foto di Roberta Gavioli]
A passeggio nei boschi di Cassagna, Val Graveglia [Foto di Roberta Gavioli]
Se avanzate tempo fate un salto alla bottega dell’intagliatore Franco Casoni, non ve ne pentirete! Un uomo raffinato che saprà incantarvi con il suo accento ligure, le storie del suo babbo che faceva le scarpe per tutto il paese e la sua bravura nell’intagliare i corsetti, tipici stampini per decorare la pasta.

Franco Casoni [Foto di Roberta Gavioli]
L’intagliatore Franco Casoni [Foto di Roberta Gavioli]
E veniamo ora alle specialità gastronomiche! Un piatto tipico che vi rimarrà nel cuore è la baciocca – una torta salata di patate quarantine – dell’Osteria La Greppia, cucinata con la ricetta rustica della nonna. Consigliatissimi anche i “testajeu” o “testaroli”, focaccine condite con il pesto locale, realizzate con una cottura ad induzione di calore sviluppatasi dai “testi” (contenitori bassi di argilla) impilati l’uno sull’altro.

 

Un’entroterra montano dal clima mite con attività all’aperto, accoglienza, turismo rurale e tipicità gastronomiche…lasciatevi sorprendere da questa Liguria inaspettata!