San Martino di Castrozza, non solo sci

Nell’alta valle del Primiero c’è una località turistica che sicuramente conoscerete anche voi: San Martino di Castrozza. Divenne famosa all’inizio del ‘900 come meta di alpinisti e sciatori inglesi e tutt’oggi viene molto frequentata per le sue piste.

E chi non scia (come me) o ci va in estate, che fa?

Può godersi le Pale di San Martino, cime dolomitiche dalla composizione geologica antichissima, che regalano uno spettacolo incredibile al tramonto quando si tingono di rosa.
Intorno alle Pale si può esplorare il territorio in mountain bike, o gustare deliziosi spuntini calorici e bere il Parampampoli in un rifugio.

I più avventurosi però preferiranno addentrarsi nella montagna facendo trekking. A chi si trova a San Martino di Castrozza in estate consiglio il programma del Palaronda Trek, che collega gli accoglienti rifugi dell’Altopiano delle Pale, raggiungibili tramite sentieri di solo trekking o in combinazione con vie ferrate. Il percorso del Palaronda Trek si svolge in autonomia (a meno che non si richieda e non si paghi una guida apposta) e si affronta in 4/5 giorni di cammino sul tavolato di roccia sospeso a oltre 2.000 metri di altezza.
L’Altopiano delle Pale di S. Martino vale la fatica: in cima vi aspetteranno paesaggi lunari e cime aguzze che si stagliano su cieli tersi.

Pale San Martino - Foto di Luca Casartelli su Flickr
Pale San Martino – Foto di Luca Casartelli su Flickr

Chi preferisce il meraviglioso spettacolo dei fitti boschi alle guglie rocciose preferirà visitare il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, tutelato come riserva naturale da oltre 40 anni. Sapevate che ha addirittura ispirato Arthur Schnitzler e Richard Strauss? Se cercate ispirazione anche voi, fateci un’escursione con le racchette da neve, godendovi il silenzio.
Un buon punto di partenza può essere la parte occidentale di San Martino di Castrozza, quella appartenente al comune di Siror, perché non lontano da lì si può ammirare la foresta di abeti rossi di Paneveggio.

Non abbiate paura di imbattervi in animali pericolosi. L’ambiente è dimora delle classiche specie dell’arco alpino, cioè tassi, volpi (che sono paurosissime), caprioli, cervi, camosci, marmotte, scoiattoli…e qualche stambecco, se avrete la fortuna di incontrarlo.

Il Centro visitatori del Parco di San Martino di Castrozza è dedicato al clima, alla geologia delle Dolomiti e alla paleontologia ed è incentrato sull’ambiente di alta montagna. È anche un centro di approfondimento sull’aquila, che vola sulle Pale di S.Martino.
Nel centro si possono osservare i sistemi di rilevamento della temperatura delle rocce e quelli per calcolare l’influenza che la vegetazione ha sulla temperatura.
All’esterno si trovano un piccolo stagno e un giardino roccioso.

E se cercate un posto dove dormire, vi suggerisco di prendere in considerazione l’hotel Vienna, per la sua particolare attenzione all’ecologia. Mette un ecobus a disposizione dei propri clienti, e in cucina utilizza prevalentemente prodotti a chilometro zero. In più, ha un centro benessere – e un giro al Giardino delle Saune non sarebbe male dopo una giornata di trekking al gelo, no?

 

[La foto a inizio post è di Luca Casartelli su Flickr]