Safari al Parco Kruger: animali, prezzi, dove dormire

Enrico oggi ci racconta la sua esperienza di safari al Parco Kruger, in Sudafrica…

Il Kruger è uno dei parchi più grandi, importanti e famosi di tutto il mondo sia come protezione e ripopolamento degli animali che per la sua natura vergine e incontaminata. È la dimora dei Big Five: elefanti, leopardi, rinoceronti, leoni e bufali.

La particolarità del safari al Parco Kruger è che, a tuo rischio e pericolo, puoi farlo girando tranquillamente con la tua macchina.

Safari al Parco Kruger: dove dormire in campeggio e bungalow

All’interno del parco ci sono 14 Rest Camp, simili ai nostri campeggi, al cui interno ci sono gli alloggi per dormire (tende fisse o bungalow con cucine), distributori di benzina, ristorante, lavanderia a gettoni, attrezzature per picnic, piscine, centro dove è possibile prenotare le escursioni, mini supermercato dove comprare alimenti, legna da ardere, carne fresca, verdure, pane, alcolici, souvenir, vestiario e un po’ tutto l’occorrente per il soggiorno al Kruger.

Tutti questi campi sono collegati da strade asfaltate e sterrate e tu con la tua macchina puoi girare, senza però scendere, tutto il tempo che vuoi, entro gli orari che vanno dall’alba al tramonto a seconda della stagione.

Safari al Parco Kruger: prezzi

L’ingresso al parco costa 17€ a persona al giorno.

Per dormire in media la spesa è di 40-70 € in due, a seconda che si scelga una tenda fissa con bagno in comune o un bungalow con bagno e cucina.

Un safari di 3 ore al mattino presto, al tramonto o alla notte costa circa 15€; costa un po’ di più fare il safari a piedi.

Giraffa Parco Kruger - Foto di Enrico Mescalinablog
Giraffa vista durante il safari al Parco Kruger – Foto di Enrico Mescalinablog

Safari al Parco Parco Kruger: animali e consigli

Nel parco ci sono: impala, gnu, zebre, bufali, elefanti, giraffe, rinoceronti, facoceri, kudu, leoni, iene, leopardi, licaoni, ghepardi, coccodrilli, babbuini, caracal, antilopi, civette, istrici, lepri, zibetti, serval (gattopardo africano), proteli, cinghiali, manguste, oribi, tassi, nibbi, falchi, aquile, avvoltoi, migliaia e migliaia di volatili diversi, 100 specie diverse di serpenti, 5000 ragni, più una varietà di flora di più di 8500 specie.

La zona sud del Parco Kruger è la più turistica; piove di più, ci sono più animali erbivori e girano più macchine.

La zona nord è la più selvaggia.

La zona di Satara, al centro, è quella con le possibilità più alte di vedere leoni, leopardi e ghepardi.

I momenti migliori per avvistare gli animali sono la mattina presto, il tramonto e la notte.

Ippopotami Parco Kruger - Foto di Enrico Mescalinablog

Visitare il Parco Kruger, stare 4 giorni in giro per le strade con la tua macchina con la speranza di incontrare qualche animale, dormire 3 notti al suo interno con ululati e suoni che nel buio ti svegliano, camminare a piedi nella savana, nella mitica terra che abbiamo mille e più volte visto in tv e sognato da quando eravamo bambini…..è un’esperienza unica, secondo me estrema. Unica perchè il Kruger è uno dei pochi parchi in cui puoi girare per tutto il tempo che vuoi con la tua macchina. E anche se le strade sono asfaltate e i campeggi molto Italian-style, è anche estrema. Estrema perché alla fine, anche prendendo tutte le precauzioni del caso, un elefante o una giraffa o una mandria di gnu o bufali potrebbe assalirti e potresti morire in qualsiasi momento.

Durante un safari al Parco Kruger non conta se ti piacciono o no gli animali, non conta se il tuo cuore non batte a mille se all’improvviso a 10 metri da te si fermano e ti fissano leoni, elefanti, giraffe, mandrie di bufali, zebre e gnu, leopardi, impala o ippopotami, non conta se sei o no amante della natura, non conta se ti piace guidare, non conta se sei o no un amante della flora, dei volatili, dei ragni o dei serpenti, qui non conta niente; conta solo che sei in uno dei pochi ambienti incontaminati al mondo in cui l’uomo è inerme di fronte alla forza primordiale della natura e la sola regola che conta è che la mattina chi corre più forte forse arriva alla sera.

Enrico – Mescalinablog