Dove fare birdwatching a Barcellona

Sono stata più volte a Barcellona e sono profondamente convinta che la città sia ben altro rispetto a La Rambla e alle -seppur incantevoli- opere di Gaudì.
Ho conosciuto la sua vita notturna con amici che ci vivevano e il suo mondo più alternativo lavorandoci per una Tattoo convention, ma quella che vi racconto oggi è la Barcellona della natura e del birdwatching.

Dopo le Olimpiadi del 1992 la città catalana ha ampliato i propri spazi verdi: ha rilanciato il Parc de la Ciutadella, ha arricchito il Parc de Montjuic che oggi è una delle maggiori attrazioni della città e ha iniziato a promuovere il variopinto Parc Guell di Gaudì. In più ha reso più sostenibili le opere di giardinaggio della città, scegliendo di piantare solo specie autoctone e ottimizzando l’uso dell’acqua per l’irrigazione.

Con la creazione di queste nuove aree verdi la popolazione di uccelli ne ha giovato e oggi è possibile fare birdwatching in più punti della città, parchi in primis. Una cosa che mi piace ricordare è che pochi anni fa un esemplare dell’ormai raro falco pellegrino (Falco peregrinus) ha scelto di nidificare tra le guglie della Sagrada Familia: il nido era situato a 50 metri di altezza e con una webcam era possibile seguire la crescita dei piccoli pennuti.

Foto: www.falconsbarcelona.net
Foto: www.falconsbarcelona.net

Ma quanto sono belli?!

In città oggi si possono avvistare facilmente anche parrocchetti monaco (Myiopsitta monachus) e picchi verdi iberici (Picus sharpei).

Il posto migliore dove fare birdwatching però è fuori dal centro: è nella zona di El Prat, proprio vicino all’aeroporto. Le specie visibili qui sono moltissime perché si combinano più ecosistemi, cioè la foce del fiume, i laghetti di acqua salmastra e la costa marina. Due posti speciali in quest’area sono la riserva Remolar-Filipine e la laguna Cal Tet. Se avete con voi attrezzatura pesante come treppiedi e cannocchiale vi conviene raggiungere queste zone prendendo a noleggio una macchina. Nella riserva Remolar-Filipine c’è anche un parcheggio non custodito, ma fate attenzione ai suoi orari di chiusura se non volete rimanere a dormire qui (anche se non dev’essere male farci una sessione notturna di birding).

Se siete fortunati potrete vedere il beccamoschino (Cisticola juncidis), l’usignolo di fiume (Cettia cetti), il pollo sultano (Porphyrio porphyrio), molti anatidi e gli immancabili aironi, oltre ai gufi dopo l’imbrunire.

Se volete spingervi più a sud, fuori dalla città, c’è il Parco Naturale di Garraf, dove sono stati visti rondoni pallidi (Apus pallidus), magnanine (Sylvia undata), cappellacce di Tekla (Galerida theklae) e le maestose aquile del Bonelli (Aquila fasciata).

Se cercate approfondimenti, volete fare uscite di gruppo o con una guida esperta, vi segnalo che a Barcellona sono molto attivi i gruppi Birdwatching Barcelona, Biodiverciudad (progetto della sezione spagnola del Jane Goodall Institute) e SEO Birdlife, che organizza anche maratone ornitologiche.

 

[Foto: Ferran Pestaña su Flickr]