Mentre scrivo sono sul pullman della Firefly che dal Victoria mi porterà nel South Australia
Ho deciso di fare la tratta da Melbourne ad Adelaide in pullman sia perché sono stanca di prendere aerei (ne ho presi 11 negli ultimi 7 giorni), sia perché questo mezzo di trasporto è decisamente più panoramico.
Quanto costa
Spostarsi in bus costa meno che viaggiare in aereo: per il biglietto ho speso 55$, mentre per la stessa tratta in aereo avrei pagato 100$ di volo oltre al sovrapprezzo per il bagaglio da stiva. In più, una volta comprato il biglietto, ho potuto cambiare la data di partenza gratuitamente, cosa molto comoda per chi come me viaggia senza un itinerario prefissato e può avere dei cambi di programma imprevisti.
Quanto dura
Il viaggio dura 11 ore, pause comprese. Con la compagnia Firefly si parte dalla stazione di Southern Cross a Melbourne alle 8:15 e si arriva alla stazione degli autobus di Adelaide alle 19:20. Lungo il tragitto ci si ferma 4 volte.
Anche la compagnia Greyhound copre questa tratta, ma viaggiando ad altri orari; c’è anche un pullman notturno.
Perché lo consiglio
Oltre alla comodità del pullman in sè, che ha i sedili molto spaziosi, l’aria condizionata e il bagno a bordo, sono contenta di fare questo tragitto via strada perché mi permette di vedere posti che non avrei mai scoperto da sola.
La prima pausa l’abbiamo fatta poco fa a Bendigo, un paese sperduto tra prati gialli bruciati dal sole, dove le persone parlano con un fortissimo accento australiano e nella stazione gli annunci dei treni non sono automatici, ma vengono fatti a voce. Qui sono entrata in un piccolo centro commerciale per comprare da mangiare e ho scattato la foto che vedete a inizio post, che mi fa immaginare la vita di chi abita qui…
Oltre a piccoli paesi come questo, il pullman attraversa anche le campagne: finalmente ho visto le famose cattle farm, cioè le fattorie per l’allevamento del bestiame circondate da ettari di pascolo recintato. Tra edifici col tetto in lamiera e pickup scoloriti dal sole si scorgono bacini artificiali per la raccolta dell’acqua piovana, dove si vedono abbeverarsi i bianchi pappagalli cacatua.
Altri pascoli con l’erba bruciata dal sole si intervallano a tratti di boscaglia a macchie, che mi fanno aguzzare la vista nella speranza di scorgere un canguro wallaby che si riposa all’ombra.
Altro che aereo.
Curioso quel paraurti anteriore… immagino sia dovuto a possibili animali selvatici, che possono attraversare la strada di notte?
Sì! È proprio cosi…”spiattella” disinibitamente i canguri ke imprudentemente attraversano la strada, preferibilmente al crepuscolo. Sul Web si vedono foto molto…esplicative, digitando l’esatta denominazione: «roo-bar». Ciao… good luke!!
Thanks!
Confermo, è la roo-bar. Questo pullman si avvicina nel tragitto all’outback, posto dove ci sono i canguri più grandi, che effettivamente al crepuscolo si attivano e iniziano a spostarsi alla ricerca di cibo.