Per ‘Colonna del Viaggiatore‘ non intendo la fila di macchine che rientrano dal mare alla domenica sera: intendo la scultura di Arnaldo Pomodoro, simbolo della mostra “Sculture nella città. Spoleto 1962”, ideata durante il 5° Festival dei 2Mondi di Spoleto.
È una colonna alta 6 metri ed è la scultura che ha dato il via alla carriera di Pomodoro come artista di opere di grande mole. Dopo la mostra del ’62, lui ha donato la Colonna alla città, che l’ha messa in risalto collocandola in uno dei viali principali di Spoleto bassa. Avrei voluto vederla per tutti questi motivi e, soprattutto, per il suo titolo e per le riflessioni che avrebbe potuto stimolarmi: ho letto che dovrebbe rappresentare anche il rapporto tra poesia e tecnologia.
Invece, purtroppo, non posso vederla perché si trova dal 2009 nel deposito museale del Comune: è stata riposta lì in quell’anno per fare spazio ai lavori di realizzazione della rotatoria in Viale Trento e Trieste. Nonostante nel settembre 2012 ci sia stato un incontro tra il sindaco e Pomodoro per dichiarare la volontà di ricollocare la scultura nella sua sede originale, ora che i lavori stradali sono terminati, ad oggi la Colonna del Viaggiatore non è visibile.
Peccato. È saltato un incontro tra due viaggiatori.