Qui al Festival dei 2Mondi di Spoleto ho visitato una mostra multimediale che comprende, tra le altre opere, un’installazione di Peter Greenaway che si chiama The Ice Age.
Non ne so molto di arte, ma di questo film-maker gallese apprezzo molto lo sforzo di affrontare tematiche estreme.
In questa occasione, la sua opera comprende 5 schermi. Qui vengono trasmesse le 5 fasi che ci porteranno alla prossima era glaciale: l’allagamento delle terre emerse, l’arrivo dei ghiacci, la glaciazione della calotta terrestre, poi lo scioglimento del ghiaccio e il riaffioramento della terra.
40.000 anni in 4 minuti che ho ripreso in questo video.
Un’opera immediata, che si gode in modo veloce, ma che mi ha lasciato un senso di angoscia. Recentemente ho visitato in Engadina (Svizzera) il ghiacciaio del Morteratsch, che arretra di circa 20 metri ogni anno.
Mi sa che Greenaway c’ha visto giusto…
Info utili sulla mostra al Festival dei 2Mondi
Oltre a questa, la mostra comprende anche una installazione di Ahmet Güneştekin che riassume in modo efficace i massacri e sugli attentati avvenuti negli ultimi 100 anni in Turchia. Mi ha colpito molto anche uno splendido cortometraggio di Shoya Azari, che mescola film muto, miniature persiane e animazione digitale. Molto inquietante l’opera di Sislaj Xhafa, che vede un corpo a terra nascosto da una coperta, ma non specifica se si tratti di un cadavere o meno.
Ci sono anche una sequenza di fotografie di Shirin Neshat sul teatro e una installazione di Sri Astari Rasjid sulla donna indonesiana.
La mostra è nella Rocca Abornoziana di Spoleto. Per raggiungerla conviene parcheggiare a Spoleto bassa e prendere le scale mobili che conducono fino alla Rocca. I biglietti costano 6€ e la mostra è aperta fino al 15 luglio, dalle 9.30 alle 19.30.