Maua: la street art di milano attraverso la realtà aumentata

di Rossana Cavallari

E se vi dicessi che Milano si può scoprire attraverso la realtà aumentata?

Potrebbe sembrare futuristico ma oggi si può fare grazie a MAUA, Museo Di Arte Urbana Aumentata.

Un progetto che mi ha coinvolta e colpita sin da subito perché chi mi conosce bene sa che non amo i circuiti turistici tradizionali, ho una passione per le periferie, la street art mi incuriosisce e mi piace scoprire i luoghi attraverso percorsi che non siano convenzionali o scontati.

Con MAUA ho trovato questo e molto di più, riunendo in un unico momento quello che preferisco.

COSA RAPPRESENTA MAUA?

La risposta concreta ad un progetto finanziato dal Comune di Milano con l’intento preciso di dare valore alle periferie che, spesso, sono oggetto di degrado. Quelle stesse periferie descritte, sempre, in modo cupo diventano qui protagoniste attraverso la valorizzazione dei murales che rendono gli spazi urbani colore, messaggio, sfondo per storie sempre nuove e diverse.

Storie che, in alcuni casi, nemmeno chi quelle periferie le vive percepisce oppure sente proprie.

Storie disegnate in un tempo breve. Storie che appaiono dalla sera alla mattina.

Obiettivo di MAUA è quello di proporre un modello di museo innovativo in grado di costruire percorsi espositivi che coinvolgano turisti e cittadini alla scoperta di Milano attraverso circuiti veramente particolari.

A questo si aggiunge la volontà di voler mappare la street art milanese dando a questa rinnovato valore. Valore condiviso anche con gli artisti autori delle opere.

E LA REALTÀ AUMENTATA A COSA SERVE?

Serve a vivere un “tour vero virtuale”. Attraverso l’applicazione Bepart, infatti, è possibile vedere i murales selezionati e mappati prendere vita e forma attraverso, appunto, la realtà aumentata.

Io, lo ammetto, mi sono divertita parecchio provando questa cosa.

COME FUNZIONA MAUA?

Basta scaricare l’applicazione Bepart, scegliere una delle opere selezionate nel circuito, inquadrarla e farsi soprendere da questa avventura dentro un museo tecnologico attraverso il quale vivere e conquistare nuovi spazi aperti e diffusi. Un modo diverso per scoprire Milano lasciandosi stupire, soffermandosi su quello che ci circonda e che, nella maggior parte dei casi, non siamo in grado di apprezzare e vedere con attenzione.

Un’esperienza  curiosa che io vi consiglio di provare.

Per farlo potete compilare un form sul sito di MAUA per partecipare a una delle visite guidate che saranno organizzate nei prossimi mesi, oppure seguire la pagina facebook del progetto, nella quale vengono inseriti tutti gli aggiornamenti e gli sviluppi di questa idea che coinvolge 5 zone di Milano da Corvetto e Chiaravalle al Giambellino passando per Via Padova, Nigaurda e Bovisa e, infine, Gallaratese.

Da ultimo, per chi volesse giocare con Bepart e le immagini delle opere di street art anche da casa, un catalogo edito da Terre di Mezzo partner di progetto con Base, Push, Bauer, Fondazione Arrigo e Pia Pini.

E adesso non mi resta che augurarvi buon tour vero virtuale!