Sono tornata a Stoccolma, ed è stato di nuovo amore. L’ho fatto insieme ad altre 12 ragazze che non avevo mai visto prima in vita mia, lanciandomi in questa impresa tutta al femminile senza sapere cosa aspettarmi (ve ne avevo parlato qui, ricordate?). Amo la compagnia ma, come tutti credo, ogni tanto sento forte il bisogno di starmene per conto mio. Condividere un intero viaggio con delle sconosciute in qualche modo è stato un po’ uscire dalla mia comfort zone, fatta di fughe al massimo in due. Invece eravamo in 13! 13 ragazze a zonzo in una delle mie città preferite, non poteva andar male… e infatti è stato stupendo! Quando ho deciso di partecipare a questo viaggio l’ho fatto perché pensavo sarebbe stato interessante scoprire le differenze tra la Stoccolma invernale e quella estiva, in realtà, una volta tornata, mi sono resa conto che in questa magnifica città ho lasciato un pezzo di cuore e lei in cambio mi ha regalato un gruppo di nuove amiche e tanti bellissimi ricordi da aggiungere ai motivi per i quali amo follemente Stoccolma!
Il quartier generale di #SiVaStoccolma
Ad ospitarci è stato il modernissimo HTL Hotel Kungsgatan (design, cura nei dettagli, ottima cucina, colazione abbondante e staff very friendly, consigliatissimo!). Si trova in piano centro ed è davvero comodo per raggiungere ogni angolo della capitale svedese. Fate solo attenzione se doveste capitare nelle stanze con il soffitto spiovente come quelle in cui sono capitata io: magari voi riuscite ad evitare di sbattere la testa come è successo a me ogni giorno!
HTL Hotel Stoccolma [Foto di Misa Urbano]
La prima bella sorpresa di questo “blog tour dal basso” è arrivata subito, perchè in stanza ho trovato la Stockholm Card, la preziosa Key of Honour e la guida della città, tutti omaggi dei partner che hanno sostenuto il nostro progetto, Visit Sweden e Visit Stockholm.
Le prime compagne di viaggio che ho incontrato sono state Sara e Elisa, e il nostro saluto è stato un abbraccio pazzesco, come quello tra compagni di squadra dopo una vittoria, dopo la scalata ad una cima dopo… insomma, avete capito: nessun imbarazzo, nessun silenzio, nulla di strano. Non è stato conoscersi, è stato ritrovarsi. Noi tre abbiamo approfittato della serata, prima dell’arrivo delle altre, per andarcene un po’ a spasso in città: rivedere strade e piazze che avevo ammirato sotto la neve illuminate dalla luce del sole ben oltre le 23.00 è stato emozionante, e come era già successo l’inverno scorso, Stoccolma non mi ha delusa.
Stoccolma [Foto di Misa Urbano]
#SiVaStoccolma, primo giorno: arte in metropolitana, Skansen e Rosendal, la Torre del Municipio e il Moderna Museet
Il nostro programma di viaggio è stato molto fitto, così il giorno dopo la sveglia è suonata presto. Ho fatto il pieno di energia con una ricchissima colazione in hotel e ci siamo ritrovate per la prima volta tutte insieme, pronte a partire. Non vi dico i sorrisi, gli abbracci, le risate, le gaffe nell’associare un nome a un volto… tutte emozioni che non dimenticherò mai.
Il nostro blog tour è partito dalla metropolitana (Tunnelbana): l’arte a Stoccolma è dovunque, è vicina alle persone, è a portata di tutti. Questo è l’insegnamento di August Strindberg, il più importante artista e intellettuale svedese a cui è persino dedicata una delle stazioni della metro, la più lunga galleria d’arte del mondo. Grazie a Veronica, la nostra guida italo-svedese, abbiamo visitato alcune delle fermate più significative, come quella dedicata ai bambini (Hallonberg) tutta sui toni del rosa per ricordare il colore della merenda preferita dai piccoli svedesi, il latte con i lamponi, poi quella verde, dedicata alla salvaguardia dell’ambiente (KungstradGarden), e quella che illuminata da neon sottili come i graffi dei pattini sul ghiaccio (Hotorgaten).
Metropolitana di Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Risalite in superficie siamo andate a Skansen, il più antico museo all’aperto del mondo, come vi ho già raccontato qui, ospita gli animali tipici delle terre del Nord e un originale villaggio tradizionale svedese. Rispetto all’inverno, quando è coperto di neve, camminare lungo i viali del parco è ovviamente più semplice, mentre i poveri animali sembravano piuttosto sofferenti per il gran caldo. Per questo trovo Skansen infinitamente più suggestivo con la neve, basta coprirsi davvero bene!
Skansen [Foto di Misa Urbano]Vicino a Skansen si trova un altro luogo magico di Stoccolma, il meraviglioso Rosendal Tradgard, una vera e propria oasi di campagna in città dove passeggiare, fare un pic-nic o mangiare in uno dei cafè del giardino (così come abbiamo fatto noi). Qui troverete solo prodotti del parco stesso o comunque biologici. Per quanto Stoccolma sia completamente immersa nella natura, una sosta a Rosendal vi farà sentire lontanissimi dalla città: in realtà questo parco si raggiunge in poco tempo grazie al tram 7, dopo aver superato Skansen stesso e l’Ambasciata italiana.
Rosendal, Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Lasciata l’isola di Djurgarden siamo salite sulla torre del Municipio (Stadshuset), cuore politico della città e sede di cerimonie private e di eventi importanti come il banchetto in onore dei vincitori del premio Nobel. Noi non siamo potute entrare all’interno proprio per via di un party di laurea, ma ci siamo consolate con il panorama dall’alto della torre, veramente meraviglioso. Armatevi di coraggio e pazienza: la salita è abbastanza impegnativa e l’ascensore porta solo fino a metà percorso, ma la vista vale lo sforzo senza alcun dubbio (vi ricordo che in inverno la torre del Municipio è chiusa). Dopo la scalata, un pausa con dolcetto a Stortorget, la piazza più famosa di Gamla Stan (quella con le famose case rosse e gialle), ce la siamo proprio meritata.
Municipio di Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Ultima tappa del nostro primo giorno è stato il Moderna Museet, sulla piccola isola di Skeppsholmen, che ospita i capolavori di artisti come Munch, Picasso, De Chirico, Matisse e tanti altri. Non sono certo un’esperta di arte moderna, tutt’altro, ma tra opere di cui ignoro il significato e altre che invece mi hanno impressionata davvero, direi che sicuramente il Moderna Museet è una di quelle attrazioni di Stoccolma da non trascurare.
Moderna Museet Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Dopo una giornata così intensa, potevamo non avere appetito? Domanda retorica. Per cena abbiamo scelto, in modo direi un po’ casuale (non è facile mettere d’accordo 13 persone ovviamente) un locale molto carino nel cuore antico della città, Gamla Stan, il Järntorgspumpen (Järntorget 83, Gamla Stan). Ve lo segnalo volentieri perché si mangia bene e si spende il giusto, sui 20 euro per un piatto unico con bevanda.
#SiVaStoccolma, secondo giorno: il mercato coperto, il Fotografiska Museet e lo shopping a Sofo
L’Östermalms Saluhall (Östermalmstorg, 114) è il meraviglioso mercato coperto di Stoccolma, dove troverete ogni specialità svedese in grado di soddisfare tutte le vostre curiosità culinarie. Io mi sono buttata sui dolci, ma anche chi preferisce il salato avrà l’imbarazzo della scelta. Ogni aspetto di questo mercato è estremamente curato, e potrete decidere se acquistare il cibo per mangiarlo altrove o consumarlo direttamente all’interno del grande edificio, dove tra l’altro troverete il wifi gratuito.
Mercato di Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Dopo aver soddisfatto il palato ci siamo dedicate agli scatti custoditi dal Fotografiska Museet (Stadsgårdshamnen 22), che si trova sulla banchina ovest di Sodermalm, di fronte a Gamla Stan. E’ un bell’edificio di mattoni rossi dall’aspetto industriale che non passa inosservato. Io semplicemente lo adoro! Oltre alle collezioni esposte al piano superiore c’è un fantastico punto ristoro, con bar e ristorante con affaccio sulla città che vi catturerà e vi farà venire voglia di fermarvi un po’ di più del previsto. E poi prima di proseguire non dimenticate di fare un salto in bagno: troverete bellissime foto anche lì!
Fotografiska Museet Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Per il pranzo abbiamo acquistato il cibo da Urban Deli a Nytorget, a Sofo, scegliendo di fare un pic-nic a piedi nudi nel piccolo parco di fronte, in mezzo a svedesi che prendevano il sole e bambini che giocavano nella fontana.
Pic-nic al parco a Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Dopo pranzo ci siamo regalate un pomeriggio tra le vetrine del quartiere più hipster della città, pieno di negozi di abbigliamento e accessori vintage, di nuovi stilisti alla moda e di librerie deliziose, curate e colorate.
Negozio a Sofo, Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Il nostro pomeriggio si è concluso con l’incontro con gli Igers di Stoccolma, che ci hanno accolte, coccolate e accompagnate per un giro a Sodermalm lontano dai soliti percorsi battuti dai turisti, in particolare la passeggiata panoramica sul lato occidentale di Sodermalm, proprio di fronte al Municipio.
Panorama da Sofo, Stoccolma [Foto di Misa Urbano]La cena del secondo giorno è stata molto rapida, sushi take away da Akki Sushi, (Folkungagatan 45), il miglior ristorante giapponese di Stoccolma. La nostra serata poi è proseguita a Tradgarden, sempre a Sodermalm, il locale più cool della città: più di una discoteca, più di un club per la musica dal vivo, più di un bar, più di un pub dove vedere la partita con gli amici, e il tutto sotto i ponti di una sorta di tangenziale (fermata metro Skanstull, Hammarby Slussväg 2). Assicuratevi di essere in lista, altrimenti la fila per entrare è davvero infinita!
Tradgarden, Stoccolma [Foto di Misa Urbano]
#SiVaStoccolma, terzo giorno: Gamla Stan e il Palazzo Reale, la Biblioteca e il boat tour
Il nostro ultimo giorno di #SiVaStoccolma è cominciato a Gamla Stan, con una passeggiata per i vicoli della città vecchia, che la domenica mattina è territorio esclusivo dei turisti. Saremmo dovute andare a visitare gli appartamenti reali ma erano chiusi per la presenza dei neosposi, il Principe Carlo Filippo e Sofia Hellqvist, convolati a nozze il giorno prima per la gioia di tutti gli svedesi, che li hanno festeggiati a lungo per le strade della città. Io mi sono regalata una visita alla sala dove si è svolta la cerimonia di matrimonio e a quella del trono, che custodisce la corona.
Palazzo Reale, Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Terza tappa della giornata è stata la Stadsbiblioteket, la biblioteca civica di Stoccolma (Odengatan 63, fermata della metro Hotorget), progettata dall’architetto Gunnar Asplund. Esternamente l’edificio non ha davvero nulla di speciale, ma l’interno della biblioteca è favoloso! Appena entrata mi sono sentita rapita dalle balconate circolari piene di libri, che sembrano davvero abbracciarti. Non ci ero stata nel mio primo viaggio a Stoccolma e devo ammettere di essere stata contentissima di averla scoperta.
Biblioteca di Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Ultimo sfizio, un giro in battello, l’Under The Bridges Tour, un ottimo modo per scoprire Stoccolma da un altro punto di vista. Il percorso dura un paio d’ore, attraversa 15 ponti tra il Mar Baltico e il Lago Malaren e racconta molte curiosità interessanti sulla storia della città (con qualche errore di traduzione e di pronuncia in italiano che vi farà sorridere. Anche gli svedesi sbagliano ogni tanto!). Stoccolma infine ci ha salutate con un meraviglioso tramonto rosa sul Baltico. Sarà stato in onore di tutte noi ragazze, che l’abbiamo sognata, desiderata, vissuta e amata?
Tramonto a Stoccolma [Foto di Misa Urbano]Concludo con un enorme abbraccio e un ringraziamento a tutte le ragazze che hanno preso parte a questo viaggio. Ognuna di loro ha lasciato la propria impronta vicina alla mia, ed ha reso il mio cammino di ogni giorno infinitamente migliore. Grazie (in ordine sparso) a Sara, Erika, Elisa, Elisa, Francesca, Paola, Cristina, Cristiana, Valentina, Letizia, Antonietta e Elisa.
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