Villa d’Este a Roma, una passeggiata nel Rinascimento

Ho fatto un patto con me stessa, continuare a scoprire o riscoprire le cose meravigliose che il mio territorio, cioè Roma, sa offrire. E allora, dopo il viaggio nei Fori, perché non passare una giornata a Villa D’Este, capolavoro del Rinascimento a pochi km a nord est di Roma, a Tivoli? La domanda è retorica, non esiste nessun motivo per non farlo!

Fontane e giochi d’acqua lasciano senza fiato

Fontana Nettuno e Organo, Villa d'Este [Foto di Misa Urbano]
Fontana Nettuno e Organo, Villa d’Este [Foto di Misa Urbano]

La Villa, patrimonio dell’Unesco, è famosa soprattutto per le sue fontane e i giochi d’acqua: già solo camminare per i suoi viali alberati all’ombra dei cipressi secolari, respirare il profumo dei fiori e ammirare le centinaia di fontane è stata un’esperienza rigenerante!

In biglietteria ho anche affittato l’audioguida, e questo mi ha permesso di apprezzare ogni angolo della Villa e del magnifico giardino con maggiore consapevolezza. La guida è molto utile, breve, concisa e basta affittarne una anche se siete in gruppo. Unica nota stonata, la musica rinascimentale che accompagna ogni capitolo della spiegazione, alla fine della giornata la odierete!

Le mie fontane preferite

Fontana Rometta, Villa d'Este [Foto di Misa Urbano]
Fontana di Rometta, Villa d’Este [Foto di Misa Urbano]

Difficile scegliere di quale angolo del giardino o di quale fontana innamorarsi, se dovessi stilare una classifica vi direi che scelgo la Fontana di Nettuno, di cui una parte è stata curata dal Bernini, quella di Rometta e quella dell’Ovato, ma rischierei di dimenticare il maestoso Viale delle Cento Fontane… si può assegnare una medaglia di bronzo a pari merito? Direi che il Viale se lo merita senz’altro, costruito da ben oltre le 100 fontane del suo nome: sono circa 300 infatti, tutte armoniosamente collegate tra loro in un continuo omaggio alla famiglia D’Este. La cosa più incredibile è che nessuna fontana della Villa ha un ingranaggio meccanico, funzionano tutte, “semplicemente”, grazie alla pressione e alla forza naturale delle acque dell’Aniene, seguendo il principio dei vasi comunicanti. 

L’interno della Villa d’Este

Purtroppo il primo piano della Villa, al momento della mia visita, era chiuso per lavori, così ho potuto ammirare solo il piano terra. Le sale sono meravigliose, in particolare quella di Ercole, con le 12 fatiche dell’eroe dipinte sul soffitto, e quella della Nobiltà, che racconta quali siano le virtù richieste ad un nobile.

Brutte sorprese a Villa d’Este

Non posso non parlarvi di un paio di note stonate: a voler essere pignoli, in alcuni punti del giardino l’erba alta arriva ad impedire la vista di statue e decorazioni, come nel caso della Fontana di Rometta, mentre all’esterno della Villa c’è da mettersi le mani nei capelli! Nella piazza antistante l’ingresso si trovano solo negozi di souvenir di dubbio gusto e cineserie varie che trasmettono un senso di trascuratezza, disordine e degrado, e mura rovinate dai tag di qualche ignobile “writer”. Inoltre, i panni stesi ad asciugare dai cittadini di Tivoli (alcune case si trovano proprio sulle mura di Villa d’Este) forse, ad esser buoni, potranno anche risultare “caratteristici”, ma sono decisamente antiestetici!

Info utili per visitare Villa d’Este

Per arrivare a Villa D’Este da Roma potete utilizzare l’auto, il treno o anche l’autobus, scendendo sempre a Tivoli. Ricordate che, come tutti i musei e i siti archeologici statali, l’ingresso alla Villa è gratuito ogni prima domenica del mese, mentre non esiste più il biglietto ridotto per gli over 65.