Tenerife, la più grande delle Canarie, è un’isola di origine vulcanica che spesso fa da tappa principale a chi si trova in visita nell’arcipelago al largo delle coste africane. Se vi state chiedendo cosa fare a Tenerife e cosa evitare sull’isola, tenete innanzitutto presente che questa isola è molto diversa dalle sue “cugine” – la selvaggia Lanzarote, Fuerteventura dal sapore hippy, Gran Canaria la tropicale,…- anche se con esse condivide un clima subtropicale particolarmente piacevole e un regime fiscale particolarmente vantaggioso, nato con lo scopo di promuovere lo sviluppo sociale ed economico dell’arcipelago.
Decisamente ventilata nei mesi da giugno a agosto, Tenerife è caratterizzata da due anime estreme: il nord plasmato dalla natura e il sud più turistico e urbanizzato.
Cosa fare a Tenerife
La prima cosa che vi consiglio di fare sull’isola è raggiungere la vetta del vulcano del Teide, il vulcano attivo che rappresenta la montagna più alta di tutta la Spagna.
Si può arrivare al vulcano con Linea 348 da Puerto de la Cruz e la Linea 342 da Playa de las Amèricas e da lì decidere di salire verso la cima con la teleferica, che porta fino alla Rambleta a 3.555 metri di altitudine, oppure con un’escursione che consiglio solo ai più esperti, perché richiede circa 6 ore di cammino.
Per un bagno decisamente unico vi consiglio di raggiungere El Caletón, una zona nata in seguito all’eruzione del 1706, che creò numerosi bacini naturali, oggi collegati attraverso passerelle e scale. Godetevi questo spettacolo naturale, ma se fate il bagno qui ricordatevi di fare attenzione alle correnti e al vento.
Da non perdere una tappa nel paesino di Icod de los Vinos: qui, accanto alla Chiesa di San Marco, potrete ammirare il famosissimo “Drago”, un albero plurisecolare del genere endemico Dracaena draco, ormai diventato il simbolo della città.
Anche la capitale di Tenerife, Santa Cruz de Tenerife, vale una visita. Qui potrete vedere l’Auditorium de Tenerife: progettato dall’architetto Calatrava, ricorda un’ala racchiusa tra due vele, e oggi è diventato uno dei punti di riferimento della città.
Altrettanto maestoso è il Parco Marino di Santa Cruz, progettato dall’architetto e artista César Manrique, che come sempre pone tutti gli elementi naturali sono al centro della scena
A chi è amante del mondo marino consiglio anche di partire all’avvistamento di cetacei e delfini. Tenerife è uno dei luoghi più noti in Europa per il numero di avvistamenti di cetacei. Se ne possono vedere ben 21 specie diverse, dall’orca fino alla balenottera azzurra, anche se i cetacei avvistati più di frequente sono il delfino tursiope e il globicefalo. Per approfondire vi consiglio di seguire i consigli che potete trovare su Web Tenerife.
A Tenerife e nelle Canarie in generale dovrete poi per forza assaggiare le papas arrugadas, un piatto tipico a base di patate cotte con la buccia in acqua e sale, dall’aspetto rugoso, servite con i condimenti tipici, il mojo rojo o verde (io preferisco quello rosso, più piccante).
Provate anche il gofio canario, una sorta di farina di cereali o legumi tostati, deliziosa, usata per insaporire zuppe, latte, dolci.
Cosa evitare a Tenerife
Se la vostra vacanza dura poco, vi potrà essere utile sapere cosa evitare sull’isola.
Vi sconsiglio ad esempio di perdere tempo per visitare il mercato domenicale di Santa Cruz, decisamente troppo turistico e con ben poco di autentico.
Evitate anche il Loro Parque: in certe guide viene spacciato per un parco popolato da pappagalli, invece si tratta banalmente di uno zoo. Non avrete bisogno che vi ripeta che gli animali vanno visti nel loro ambiente naturale e non in gabbia, vero? Pensate che in questo “parque” ci sono anche le tigri…non proprio nel loro habitat!
Vi sconsiglio in generale di concentrarvi nel sud dell’isola, decisamente sovrappopolato e troppo cementificato. Se state leggendo questo blog probabilmente la penserete come me: meglio un tuffo nella natura del nord che lo slalom tra i turisti e gli alberghi del sud.
Evitate anche Playa de las Teresitas: è stata creata importando sabbia dal Sahara. Meglio optare per una spiaggia più naturale, magari di sabbia nera vulcanica, che rappresenta l’essenza di quest’isola.
Un ultimo consiglio: non sottovalutate il vento. Come vi accennavo poco più su, le Canarie sono molto ventilate, specialmente in estate: portate con voi una giacca e una felpa anche nei mesi più caldi e non ve ne pentirete. Anzi, mi ringrazierete del consiglio, specialmente quando sarete in cima al Teide.