Mauritius oltre il mare – Cosa fare e vedere sull’isola

Mauritius ha circa 330 km di costa, ma le spiagge, sebbene incredibilmente invitanti, non sono la sua unica attrattiva. L’isola è circa 7 volte più piccola della Sardegna eppure racchiude tanti mondi diversi: distese di tè e vaniglia, percorsi storici, zucchero da degustazione, un imponente cratere, un burrone ricoperto di lussureggiante vegetazione, un vasto giardino botanico, fauna selvatica, un lago sacro e terre che sembrano colorate ad acquarello.

Ho provato quasi tutte le esperienze che sto per descrivervi e posso assicurarvi che ognuna di esse ha una sua peculiarità: se andate a Mauritius scegliete quella che più vi ispira tra quelle qui sotto e portatevi a casa un momento autentico mauriziano – per andare oltre l’invidiabile abbronzatura.

Il tè di Bois Chéri

Mauritius

Bois Chéri è una fabbrica del tè che ospita anche una verdissima piantagione e un museo: provate il percorso di degustazione di questa bevanda. Qui c’è anche un piccolo lago, perfetto per il kayak o per il trekking nei suoi dintorni.

Vaniglia, rum e anthurium a Saint Aubin

Mauritius

La casa coloniale di Saint Aubin fu costruita nel 1819 e nel suo terreno viene prodotta canna da zucchero, utilizzata nella produzione di rum – per questo motivo qui c’è anche una distilleria. La parte che più mi ha stupita però è la serra di splendidi anthurium e vaniglia. A fianco ci si può perdere nel un giardino tropicale o entrare nell’area esplicativa del processo di lavorazione delle bacche di vaniglia. La proprietà ospita anche un ristorante dove ho mangiato un’ottima insalata di cuore di palma, tipica di Mauritius.

Dolphin e whale watching

Non ho avuto la fortuna di provarlo, ma nella costa ovest è possibile seguire il passaggio di delfini e balene e ammirare questi animali a bordo di un’imbarcazione. L’agenzia locale Mauritours organizza queste escursioni.

Kayak, kitesurf, stand-up paddling, snorkeling

Mauritius

Nello splendido mare di Mauritius, all’interno della barriera corallina, si possono praticare molti sport d’acqua. Oltre allo snorkeling, che è il mio preferito in assoluto, qui ho fatto (per la prima volta) stand-up paddling, con Yoann del Yoaneye Kite Centre, a Le Morne (costa sud-ovest). È una zona ventilata, dalle acque turchesi e basse, perfetta anche per il kitesurf e il kayak.

L’aventure du sucre a Beau Plan

Mauritius

Questo museo si snoda nei 5000 metri quadrati del vecchio zuccherificio chiuso nel 1999 e successivamente restaurato. I macchinari originali sono stati conservati e fanno da sfondo a una mostra che permette di scoprire il mondo della canna da zucchero, le origini dell’isola di Mauritius e dei suoi abitanti, la storia e i cambiamenti nel consumo dello zucchero e le relative rotte commerciali. Pannelli esplicativi, schermi interattivi, video spiegano la differenza tra sciroppo e succo ma descrivono anche lo sfruttamento della schiavitù. Per i più piccoli ci sono modelli animati, quiz e cartoni animati.
Nel negozio interno che si affaccia sulla ciminiera ho fatto una degustazione di 12 tipi di zucchero e rum invecchiato e ho trovato souvenir molto carini, come il set di zuccheri da assaggio.
C’è anche un ristorante con una veranda arieggiata, Le Fangourin.
L’aventure du sucre è aperto 7 giorni su 7, dalle 9 alle 17.

Il giardino botanico di Pamplemousses

Mauritius

Iniziato nel 1767, oggi si estende su 26 ettari e conta più di 500 specie di piante diverse. È conosciuto in tutto il mondo per le 80 specie di palme (compresa la talipot, che si dice fiorisca solo una volta ogni 60 anni) e per il suo laghetto di ninfee giganti Victoria Regia. È il giardino botanico più bello che io abbia mai visto finora, per la sua estensione e per la sua flora unica.

Il cratere di Troux aux Cerfs

Mauritius

Vecchio cratere di 700.000 anni largo circa 200 metri, dalla cui cima si gode di una splendida vista su tutta l’isola. Ci ho anche incontrato molti runner, quindi immagino sia perfetto anche per una corsetta panoramica.

Labourdonnais, villa creola

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Questa residenza creola lascia intuire com’era la vita dei proprietari delle piantagioni della canna da zucchero. Ha un enorme giardino con piante tropicali e nel suo terreno comprende anche un buon ristorante (il cui chef è italiano) e un bar per la degustazione di rum.

Le terre colorate di Chamarel

Coloured earths of Chamarel

Le terre colorate di Chamarel sono dune che assumono varie sfumature di colore che vanno dal viola al giallo, passando per l’azzurro e il rosa; sembrano dipinte ad acquarello, ma dopo ogni pioggia diventano un quadro diverso, perché la diversa fusione di minerali e metalli fa cambiare loro tonalità costantemente. Il momento migliore per apprezzarne i colori è il mattino presto.

Isola des Aigrettes

Questa piccola isola di 26 ettari si raggiunge partendo da Mahebourg e ospita uccelli rari e alberi endemici. È una riserva naturale gestita dalla Mauritian Wildlife Foundation e lì potreste vedere il piccione rosa e le tartarughe giganti che la abitano in libertà.

La natura di Black River Gorge

Mauritius

Quello che rimane delle antiche foreste dell’isola è visibile in questo parco protetto che si estende su alture e valli per oltre 6.000 ettari: foresta nana, brughiera, cascate e fauna locale – compresi i pipistrelli chiamati piccole volpi volanti, davvero notevoli.

La città di Port Louis

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Capitale dall’anima multiculturale dove ho visitato il mercato, che offre prodotti artigianali, frutta, verdura locale e bizzarri personaggi, come gli alchimisti cinesi. Una veduta complessiva della città, che permette un colpo d’occhio anche di tutti i diversi edifici religiosi, l’ho avuta da Fort Adelaide, una cittadella fortificata su un’altura.

L’epoca coloniale a Eureka House

Mauritius

Eureka House è una antica villa coloniale immersa nel verde, delimitata dalla Montagna Ory da un lato e dalle cascate della Rivière di Moka dall’altro. Mi è piaciuto moltissimo perdermi nel suo giardino all’inglese e ammirare piante endemiche come il mango e la palma, ma consiglio anche di bere un té seduti nella veranda, contemplando il verde.

Il lago sacro di Grand Bassin

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Luogo sacro meta di pellegrinaggio per la comunità Hindu, è un lago naturale nato sul cratere di un vulcano spento. Qui gli induisti vengono a pregare e a offrire doni alle divinità che sono rappresentate dalle colorate statue a bordo lago. Ho sentito fedeli pregare e cantare al tramonto e consiglio anche a chi è ateo di passare un momento qui per respirare il misticismo e ammirare un panorama naturale mozzafiato. Sì, forse questo è uno dei luoghi che mi hanno colpito di più sull’isola.

Messaggio per i birdwatcher: ho incontrato anche un tarabusino!

Mauritius

Ok, ora direi che potrete controbattere con sicurezza a chi dice che a Mauritius ci sono solo belle spiagge…!