5 motivi per cui tornerò a Salina (Eolie)

Salina mi ha conquistata, ma l’ho vista in una giornata e devo tornarci per una visita più approfondita. Forse è la mia preferita, tra tutte le isole Eolie.

Mi piace perché è indipendente: è l’unica dell’arcipelago a non appartenere al comune di Lipari, bensì ad averne 3 propri.
Come Lipari ha una vita anche d’inverno, con i suoi circa 2000 abitanti, ma non ha una scuola sul suo territorio. Trasgressiva!

A parte il carattere unico di Salina, ci sono 5 motivi per cui devo assolutamente tornarci:

  1. La riserva naturale


    È la più verde delle Eolie e ospita calette idrografiche con pozze di acqua piovana, sfruttate per l’agricoltura.
    Ha due monti gemelli uniti al centro e nelle loro cime è presente una riserva naturale nelle cime, protetta dagli incendi con una fascia tagliafuoco. Ci sono percorsi per il trekking, che farò quando ci tornerò, perché qui vengono a nidificare i falchi della regina e voglio avvistarne almeno uno. A Salina ho visto solo un coniglio selvatico in un pendio…non mi basta.

  2. La granita da Alfredo, a Lingua


    Prima di partire per le Eolie ben due persone mi hanno consigliato di andare da Alfredo a mangiare la sua famosissima granita. Secondo voi ci sono andata? Ovviamente per questioni di orari non ho fatto in tempo e me ne pento. Farò ammenda prendendone almeno 2 quando finalmente ci andrò.

  3. Il postino


    Non ho mai visto il film di Troisi. Ho visto un altro suo film ma non mi è piaciuto, non sono amante del cinema italiano, quindi Il postino non mi ha mai attirato. Però a Salina ho visto la spiaggia e la casa che si vedono nel film e i miei compagni di viaggio davanti a quel panorama hanno citato spezzoni e offeso la sottoscritta. Mi toccherà guardare il film – anche se c’è chi dice che il libro sia meglio e la pellicola non sia granché – e tornare a Salina per fare la saccente.

  4. Scorte di capperi

    Fiore del cappero
    Il cappero è il bocciolo della pianta omonima. L’ho scoperto alle Eolie: pensavo fosse il frutto, invece quello è il cucuncio. E lo sapevate che il fiore è così bello?
    Il cappero di Salina è un presidio slow food. Inutile dire che ha un gusto fortissimo e che io lo adoro…e che ho già finito le scorte, quindi devo tornare a fare rifornimento.

  5. Il relax perfetto


    A Salina c’è anche un posto dove ho lasciato il cuore. E’ un hotel con spa, uno dei più belli che io abbia mai visto, si chiama Signum e le sue stanze sono arredate in stile eoliano, raffinate ma in armonia con i giardini fioriti circostanti. In questo posto che si sviluppa come un piccolo borgo ho trovato la pace dei sensi: bellissimi il giardino di limoni, la piscina, l’incredibile sala lettura.

    Ma la parte più rilassante è la spa all’aperto, dove si usano acqua iodata geotermica e sale termale.

    Oltre la parte salus per acquam, il mio corpo ha gradito molto anche la cucina, curata dalla giovane chef Martina. Non dimenticherò la vastedda con pomodorini confit, le zucchine con piacentino ennese ma soprattutto il suo sorprendente gelato al cappero.
    Poi, va beh, c’è anche un sommelier bello come il sole sul mare, ma giuro, non ci tornerò per quello…

Info utili

Se andate a Salina per comprare i capperi fate attenzione a comprare quelli che hanno la dicitura “raccolto e prodotto a Salina”. Quelli con scritto “lavorato in Sicilia” o “provenienza: Italia” sono spesso prodotti nel Nord Africa e venduti qui, non sono quelli del presidio slow food e hanno un gusto molto meno ricco e forte.

Le altre foto che ho fatto alle Eolie sono qui.

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