Avete mai avuto la sensazione di amare un posto e non sapere nemmeno il perché? È la sensazione che ho avuto l’ultima volta che sono stato ad Atene, quest’estate. Atene è viva, aperta, accogliente, è la metropoli pulsante del Mediterraneo.
Non ci sono mezze misure quando si parla di questa città.
La capitale greca è un pugno nello stomaco, o la ami o la odi.
Ad eccezione delle bellezze storiche che tutti conosciamo, il bello di Atene è quel non so che di affascinante che fai fatica a descrivere. È la sua vitalità, i suoi rumori, il suo mix tra calore mediterraneo e vitalità balcanica.
L’unico consiglio che mi sento di dare è: non limitatevi all’Acropoli, mozzafiato, ma andate oltre e perdetevi nelle strade affollate, non facendo troppo caso alla sporcizia e ai tanti negozi abbandonati.
Allora inizierete a notare l’accoglienza della gente, la simpatia, la genuinità greca e la sincerità che è alla base del carattere delle persone che qui vivono.
Atene è una città che accoglie e coinvolge, travolge.
Come in Italia, purtroppo la classe politica è molto più retrograda rispetto alla gente. La gente è aperta, parla l’inglese, vi aiuterà a trovare le strade e vi tratterà sempre come ospiti benvoluti, sia che siate bianchi neri etero gay o trans.
L’Atene di oggi è chiaramente lontana dal passato ellenico, ma a volte è possibile ritrovare certi lineamenti da libri di storia, certi atteggiamenti di accoglienza pura e inaspettata che mettono le radici proprio in quei secoli.
Da perfetta metropoli aperta e underground, ci sono quartieri più giovani e vitali e altri più turistici. Ho voglia di parlarvi di quelli meno battuti dai turisti, che sono però anche quelli che vi conquisteranno -ne sono certo- di più.
Monastiraki
Ai piedi dell’Acropoli, coincide con una fermata della Metro ed è sempre molto frequentata. A parte il Flea Market che comunque merita una visita, nelle viuzze laterali avrete l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i bar e i ristoranti della gioventù cool locale. Interni da paura, menù e drink eccezionali. Fate un salto da “Magazè”, bar gay a due piani degno di nota, poi da “Couleur Locale”, bar in terrazza con vista sull’Acropoli illuminata.
Psirri
È considerata la Soho di Atene. Stradine in salita, bar e locali straordinariamente fighi. Anche i negozi meritano una visita.
Exarchia
Una vera sorpresa per me. Il quartiere è piccolino, ma vi conquisterà con i tanti graffiti sparsi qua e là, gli studi di design e i tanti ristoranti hip sulla strada o nei cortili (uno tra tutti: “Ama Lachei”).
Lycabettus
È un monte, parecchio residenziale ma pieno di gente giovane e gode di una bellissima vista su Atene. Da raggiungere percorrendo Odos Sina, densa di bistrot e locali.
Gazi
Il luna park dei locali! È forse la zona più densa di club e bar gay-friendly di Atene. Posso assicurarvi che la qualità dei posti è sempre altissima e vi chiederete se siete a New York o in Europa! Tutti vicini tra loro, potrete passare la serata come cavallette saltando da un posto all’altro fino alle 9 di mattina 😀
Kalò Taksidi! (=Buon viaggio!)
1 commento su “5 quartieri insoliti e imperdibili di Atene”
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