Cosa fare a Siracusa (oltre alla maratona)

Ci sono persone che cercano scuse per stare sul divano ed altre che ne cercano altrettante per correre. Ma questa non è l’ennesima apologia sulla corsa, non è un’altra di quelle esaltazioni sportive dettate dalle endorfine, qui vorrei raccontarvi di Siracusa, la città che abbiamo scelto per la nostra ennesima 10km di corsa, così fatta l’iscrizione non ci sarebbero state più scuse, si corre!

Siracusa è una delle più belle città della Sicilia orientale, ad una sessantina di km da Catania, così una volta arrivati all’aeroporto non sarà difficile raggiungerla con una macchina a noleggio o con un bus che in poco più di un’ora vi porterà a destinazione.

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Siracusa [Foto di Agnese Spina]
Siracusa negli ultimi anni è cresciuta, è diventata sempre più bella, più curata e si sono moltiplicati gli alloggi disponibili per qualsiasi budget ed in ogni parte della città. Il mio consiglio è di stare il più possibile vicini ad Ortigia, la parte vecchia della città, un’isola oggi collegata al resto da due ponti, uno dei quali costruito all’epoca di Umberto I Re d’Italia, ma edificato sui bastioni risalenti alla dominazione spagnola.

Una volta dentro Ortigia ad accogliervi ci sarà il tempio di Apollo: le sue rovine saranno solo l’inizio di quello che vedrete. Vi consiglio di salire lungo Corso Matteotti, arrivare in Piazza Archimede e godervi la fontana di Diana Cacciatrice; poi infilatevi sulla sinistra in Via Minerva e iniziate ad ammirare i cortiletti ben curati e bianchi, bianchi di tufo. Pochi passi e sulla destra vi si apre Piazza Minerva, e se è una giornata di sole il bianco inizierà ad abbagliarvi; costeggerete quello che è il lato della cattedrale, se osservate alla vostra sinistra vedrete le colonne del tempio di Minerva su cui è costruito il Duomo, continuando a camminare eccola, ci sarà Piazza Duomo.

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Siracusa [Foto di Agnese Spina]
Questa piazza è il simbolo della ricostruzione barocca dopo il terremoto del 1693, tutta la piazza è edificata sui resti di diversi templi greci, del più grande si possono vedere i resti, è un tempio ionico arcaico, a questo punto sta a voi decidere cosa fare e da che parte andare, c’è veramente tutto da vedere: il Palazzo Senatorio, Palazzo Beneventano del Bosco, Palazzo Vescovile con un bellissimo agrumeto, e poi la chiesa di Santa Lucia alla Badìa dove è custodito il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio. Continuate a camminare e guardatevi intorno, ammirate le bifore e le trifore dei palazzi che vi circondano, continuate su Via Pompeo Picherali e arriverete alla Fonte Aretusa, qui la leggenda di Alfeo ed Aretusa vi ammalierà, ne sono sicura.

A questo punto potete continuare fino al Castello Maniace: quella è la punta estrema di Ortigia, l’imbocco del Porto Grande e sarete praticamente in mezzo al mare. Lì vi consiglio di perdervi per le viuzze, il quartiere della Giudecca – sì, lo stesso nome dell’isola a Venezia, la Graziella – un altro quartiere da esplorare; mentre camminate sono sicura che vi verrà voglia di tornare in quei posti magari con una luce diversa, forse al calar del sole, quando Ortigia viene avvolta da tutta la luce del tramonto possibile.

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Siracusa [Foto di Agnese Spina]
Ma prima di concludere la vostra prima visita isolana penso sia doveroso un passaggio all’antico mercato; proprio vicino al tempio di Apollo c’è un mercato giornaliero, in mezzo a frutta e verdura dai profumi inebrianti potete ammirare le botteghe del pesce, e vi prego andate a mangiare un tagliere o un panino da Borderi, non ve ne pentirete, rimarrete lì ad ammirare la preparazione degli assaggi e basterà fare un cenno su quello che non mangiate per farvi creare assaggi a vostra misura. Non temete: sapranno esattamente cosa volete!

Non perdetevi il Teatro Greco dove ogni anno vengono rappresentate le tragedie greche, all’interno del parco archeologico della Neapolis (sta all’interno della città nuova), sempre lì troverete l’anfiteatro romano e l’orecchio di Dionisio insieme ad un giardino pieno di fiori e piante profumatissimi. Imperdibili anche le Catacombe di San Giovanni, da visitare solo con una guida esperta.

A questo punto, se è già ora dell’aperitivo, fatevi una passeggiata in Ortigia e bevete qualcosa in uno dei bar al lungomare Alfeo, dove potrete ammirare il sole che cala sul porto grande, uno spettacolo che potete vedere tante volte ma vi stupirà sempre come la prima volta.

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Siracusa – [Foto di Agnese Spina]
Ortigia negli ultimi anni è rinata, i locali dove mangiare sono tanti. Fidatevi delle recensioni che trovate in rete, calzano a pennello. Una delle cose da fare assolutamente è mangiare un cannolo alla Pasticceria Artale in Via Landolina, e non temete se non vedete i cannoli sul banco: il vostro verrà riempito al momento.

Se restate ancora qualche giorno a Siracusa potete fare un bel giretto nei dintorni, o continuare a scoprire gli angoli nascosti della città, potete fare una passeggiata sul lungomare oppure potete scegliere di svegliarvi di buon ora e vedere quello che vi ho elencato prima di corsa, magari in occasione della maratona di Siracusa. In questo caso sarete in tanti, farete fatica e probabilmente maledirete la scusa che vi ha portati lì, ma quando mai mi ricapita di avere una medaglia al collo con la stampa del teatro greco?

Ma soprattutto, dopo aver corso per 10km me la merito una granita rigorosamente alla mandorla con una brioche grossa e zuccherosa?