Il consiglio prima di avventurarvi verso il mare è solo uno…ascoltate il vento. Altro attore protagonista dell’isola sentirete sempre parlare di vento a Sant’Antioco…in base a quale soffia si decide se uscire in barca, dove andare, cosa pescare e anche dove fare il bagno. Se non siete esperti e non sapete distinguerlo, non preoccupatevi, basterà chiedere a qualsiasi abitante del luogo!
Se soffia il Maestrale, cominciate il giro delle spiagge della costa est, da Portixeddu, passando per Maladroxia, Coequaddus e Turri fino al punto più a Sud, Capo-Sperone. Guardate all’orizzonte e scorgerete anche gli isolotti della Vacca e del Toro, due rocce vulcaniche ideali per immersioni e gite in barca. Dal Porticciolo turistico del paese, avete la possibilità di noleggiare gommoni o partecipare alla numerose gite organizzate dalle imbarcazioni di Pesca-turismo e fare il giro dell’isola. Se siete in macchina o in bici invece, armatevi di mappa e lasciate le strade asfaltate per seguire i sentieri sterrati che vanno verso la costa; con un po’ di cammino troverete angoli deserti e selvaggi e fondali davvero particolari.
Se a soffiare invece è il Levante, può essere l’occasione giusta per visitare l’altra costa dell’isola. In circa 10 minuti di macchina dal centro del paese di Sant’Antioco, si arriva al secondo centro abitato dell’isola, Calasetta. Nonostante la vicinanza, i due centri abitati sono insolitamente diversi. Comune onorario della provincia di Genova, Calasetta rivendica le sue origini liguri nel dialetto, nei suoi legami storici, culturali ed economici. Fondata nel ‘700 da un gruppo di liguri per concessione del Re di Sardegna, l’aspetto della cittadina è davvero quello di un delizioso villaggio di pescatori, con stradine strette e case basse bianco calce. Le spiagge della costa calasettana, Sottotorre, le Saline e Spiaggia Grande sono caratterizzate da sabbia bianca e sottile e circondate dalla macchia mediterranea e del profumo di mirto, lentisco e rosmarino.
Prima di lasciare Calasetta, prendete il traghetto verso l’isola vicina, la famosa Carloforte o Isola di San Pietro. Isola vulcanica dalle comuni origini ligure di Calasetta, è raggiungibile solo via mare e merita la visita per il centro abitato che fa parte del circuito dei “borghi più belli d’Italia”. La natura dell’isola è ricca di specie rare come il pino d’Aleppo e la palma nana e non è difficile incontrare il gabbiano corso e il falco della regina.
Sebbene il turismo a Sant’Antioco sia soprattutto quello estivo, richiamato dal mare e dalla vita vacanziera, per amare davvero quest’isola bisogna avere la possibilità di visitarla anche in altre stagioni. In primavera per esempio, lo spettacolo della rigogliosa macchia mediterranea con le ginestre in fiore e i ginepri verdissimi è uno spettacolo di profumi e colori che non dimenticherete facilmente.
Le attività da fare all’aria aperta sono tante, dal trekking alle escursioni a cavallo o in fuoristrada, dal kitesurf alla mountain-bike, dai corsi di vela alle passeggiate nel centro storico del paese alla ricerca di botteghe artigiane e sapori locali.
Alcuni consigli per una vacanza a Sant’Antioco
Come arrivare: in aereo da Cagliari + macchina a noleggio. L’aeroporto di Elmas dista 80km dalla cittadina di S.Antioco.
Dove dormire: non moltissimi alberghi ma tanti B&B e qualche camping di ottimo livello; cercate le recensioni su Internet e troverete l’offerta migliore per i vostri gusti.
Dove e cosa mangiare: pesce ma non solo…vi consiglio due nomi, Rubiu Birrificio Artigianale e Ristorante Zeffiro ma provate anche le più economiche friggitorie nel Lungomare.
Eleonora Marongiu