Parco Ranomafana in Madagascar: consigli per visitarlo

Dopo aver lasciato il Parco di Andasibe, aver dormito una notte ad Atsirabe e guidato chilometri e chilometri tra paesaggi ormai aridi e secchi dovuti al disboscamento per produrre il carbone, arriviamo al Parco Ranomafana.

Il Parco Ranomafana, rinomato principalmente perchè ospita ben 12 diversi tipi di lemuri, è patrimonio mondiale dell’Unesco, con la più grande e varia biodiversità animale e vegetale del Madagascar, con una foresta pluviale primaria che piano piano e con molta fatica e devozione da parte di volontari sta tornado a rivivere più forte che mai.

Dopo aver montato la tenda in un campeggio in cui siamo solo noi, decidiamo di fare una passeggiata lungo l’unica strada asfaltata della zona.

 

Parco Ranomafana - Foto di Enrico Mescalinablog
Parco Ranomafana – Foto di Enrico Mescalinablog

Poco distante troviamo un centro di ricerca internazionale, una specie di campus universitario e poco distante un piccolo villaggio in fondo alla valle dove ci mettiamo ad osservare una partita di pallone tra i ragazzi del posto, ovviamente scalzi.

La mattina ci alziamo che ancora piove, ci incontriamo con Remi, la nostra guida che da quando siamo arrivati al parco il giorno prima è sparito non so dove e andiamo all’ingresso del parco, dove prendiamo una guida e un battitore.

Perché prendiamo una guida se abbiamo gia la nostra e cosa è un battitore?

Per entrare in ogni parco del Madagascar si deve avere una guida privata con tanto di tesserino ma ogni guida ha la possibilità di svolgere il proprio lavoro solamente nel parco della zona in cui è nato. Remi abita nella zona del Parco dell’Isalo quindi può farlo solo lì, noi siamo al Ranomafana e ci serve una guida che sia della zona del Ranomafana.

Il battitore è invece quel ragazzo che conosce il parco meglio di casa sua, che va in avanscoperta per trovare i lemuri sapendo pressapoco le zone dove possono stare e una volta scoperti i Lemuri torna di corsa per indicare la via; di solito sono i ragazzi più giovani, che non conoscono l’inglese.

Ma non preoccupatevi, fuori ad ogni parco ce ne sono tantissimi e con una spesa di circa 10€ potete avere una guida e un battitore privato per tutto il giorno.

Riusciamo cosi a vedere:

  • Apalemure grigio, uno dei pochi lemuri che non è a rischio estinzione
  • Apalemure dorato, un lemure crepuscolare che si nutre di un tipo di bambù che contiene una concentrazione di cianuro 12 volte superiore a quella che può uccidere un uomo
  • Sifaka, un lemure che è presente solo in questo parco
  • Lemure dal ventre rosso, un lemure che pesa 2kg ma la metà è della coda
  • Microcebo rosso, un lemure notturno che pesa 50g ed è lungo 12,5 cm, con una coda di 11,5cm
  • Aye aye, un lemure con le orecchie da pipistrello.

Oltre ai lemuri è sorprendente vedere che ogni cm del parco brulica di vita ed è molto facile vedere gechi, camaleonti, uccelli e farfalle.

Usciamo dal Parco del Ranomafana che è notte, siamo stati tutto il giorno nel parco e il tempo sembra essersi fermato…a migliaia e migliaia di anni fa.

 

Enrico – Mescalinablog